23 gen 2019 – La gravel bike? In termini merceologici è un’ulteriore categoria nel mercato delle biciclette: dopo le bici da corsa, le bici da ciclocross o da pista, dopo le mountain bike, le city bike e le e-bike, dopo le fixed o le cargo bike, da qualche anno a questa parte è comparso anche questa ulteriore categoria nella vasta offerta di due ruote che l’utente può trovare sul mercato.
A chi non lo sapesse lo ricordiamo: la gravel bike, che tradotto alla lettera dall’inglese significa “bici da ghiaia”, è in sintesi una via di mezzo tra una bicicletta stradistica e una da ciclocross, è bici con geometria più “comoda” di quel che accade sui modelli da corsa da competizione e con angolazioni dei tubi meno aggressive rispetto a una bici da ciclocross. E ancora, la gravel bike è una bicicletta con un spazio “generoso” concesso al passaggio delle gomme, che può arrivare a sezioni che hanno poco da invidiare alle ruote “grasse” delle mountain bike, fin oltre i 40 millimetri, anche se nessuno vieta di gommare la propria gravel con coperture più minimal o, perché no, montarci ruote da 27 pollici e mezzo assegnando alla bici caratteristiche di guida differenti e possibilità più ampie di solcare vari tipi di terreno.
Appunto, le “gravel” sono bici nate per adattarsi indistintamente ai fondi asfaltati o alle strade bianche, passare senza problemi da percorsi levigati a superfici sassose oppure allentate. Con una gravel puoi farci una granfondo stradistica oppure avventurartici in un raid organizzato o autogestito. All’occorrenza su una gravel bike puoi montarci o meno i parafanghi e se serve, le borse del bikepacking, ovvero le moderne borse da viaggio da bicicletta, quelle che ti consentono di stivare moltissimi oggetti senza però creare delle limitazioni al gesto di pedalata (non succedeva così con i vecchi borsoni laterali, che impedivano la pedalata in fuorisella). Insomma, più che un segmento o una categoria a sé, sarebbe più corretto dire che la gravel bike è bici totale, bici con cui puoi farci qualsiasi cosa e su qualsiasi fondo, puoi correrci oppure marciare in relax, puoi utilizzarla in contesti sportivi o perché no adattarla ad un uso urbano e cittadino.
Bici totale, la gravel bike lo è anche perché puoi personalizzarla come vuoi tu, puoi allestirla con o senza parafanghi, con o senza borse, puoi customizzarla con le ruote e con le gomme che preferisci, realizzando così la soluzione più adatta a te e al tuo gusto personale, alle tue preferenze e al tuo modo di interpretare al bicicletta. Qualunque essa sia, la gravel che ha configurato sarà in ogni caso adattabile a una varietà di situazioni ben più ampia rispetto a quelle concesse alle altre categorie di biciclette.
Quelle che passiamo in rassegna, allora, sono undici gravel-bike che a nostro avviso risultano più interessanti, le più tecnologiche e le più attuali, le più accattivanti dal punto di vista del look e anche le migliori dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo. La configurazione che propongono le case è quella di serie, ma appunto nulla vieta poi di personalizzarle ancora, rendendole ancora più vostre e ancora più totali.
Canyon Grail CF Slx 8.0, 4.499 euro*
Una gravel coraggiosa
Il marchio tedesco che le bici le vende solo on-line irrompe nel segmento gravel con una modello fuori le righe, soprattutto per l’originale cockpit di guida: la piega in carbonio ha una struttura “sospesa”, aiuta ad assorbire scosse e vibrazioni. Da parte sua l’architettura del nodo di sella assicura una elasticità verticale extra, per il massimo comfort sui terreni accidentati. E se non amate le scelte azzardate la versione in alluminio ha una curva manubrio tradizionale. In entrambi i casi la tire-clearence è generosa, alloggia coperture fino al 40 mm di sezione. Questa versione in carbonio con il gruppo Ultegra Di2 pesa 8.5 chili.
Trasmissione: Shimano Ultegra Di2 con cambio posteriore Ultegra RX – Ruote: Reynolds Assault Atr Disc Carbon con coperture Schwalbe G-One Bite 40 mm
* + imballaggio e spedizione
Cannondale Topstone Apex 1, 2.199 euro
Quando alluminio significa comfort
Alla gravel con forcella monobraccio Slate, da quest’anno Cannondale affianca in gamma una gravel più “tradizionale”, ma con caratteristiche degne di nota: la Topstone impiega un telaio in alluminio che sfrutta l’esperienza pluridecennale di Cannondale nel campo della lavorazione della lega leggera: le tubazioni Smartfold C2 realizzano un telaio leggero, efficiente e morbido, accoppiato a una forcella full-carbon. Per chi ama le pedalate che durano più giorni la bici ha attacchi da tubo orizzontale per la borsa ed è predisposta per ben tre borracce. È riconfigurabile per qualsiasi esigenza, compresa la possibilità di rendere invisibile la predisposizione per i parafanghi. Compatibilità coperture? Fino alla 42 millimetri.
Trasmissione: Sram Apex – Ruote: Mozzi Formula RX con cerchi WTB ST i23 Light e coperture Wtb Nano 40 mm
Focus Paralane, 1.899 euro
Propende per l’asfalto e non disdegna lo sterrato
La versatilità secondo la piattaforma gravel della Paralane è quella dedicata a chi ama le corse in bici ma anche le incursioni sugli sterrati, chi pratica granfondismo ma non disdegna di divertirsi ogni tanto su sentieri in ghiaia mai percorsi prima. Il telaio in alluminio ospita gomme fino alla 36 millimetri di sezione. Questo è l’allestimento di primo prezzo della piattaforma Paralane: il telaio in alluminio di serie 7016 è completato con una trasmissione monocorona Sram Apex 1X. IL fissaggio ruota? Con perni passanti, come è usuale sulle gravel-bike e in genere sulle bici “disc”.
Trasmissione: Sram Apex 1X – Ruote: Novatec N30 con copertoncini Continental Contact da 28 mm
Sarto Gravel TA, 6.700 euro
Sembra non avere limiti!
Un po’ come tutte le bici dell’azienda sartoriale della provincia di Venezia anche la proposta gravel della collezione Sarto è estremamente curata a livello estetico e si può realizzare interamente su misura. Il telaio è in carbonio e grazie alla, laminazione di materiale composito Kraibon, garantisce i due requisiti imprescindibili per fare vero gravel biking: maggiore protezione agli urti e maggiore assorbimento delle vibrazioni. Da parte loro, carro e forcella sono ottimizzati per montare ruote da 28 pollici (700C) o 27.5” (650B), per avere così la reale possibilità di avere tre bici in una: con ruote da strada, con ruote da ciclocross o se preferite con ruote da 27.5 pollici.
Trasmissione: Sram Force con monocorona. Ruote: 3T con coperture Wtb Nano 40 millimetri
Kuota K-All road Lfs, 2.999 euro
Camaleontica non solo nel look
Colpisce l’attenzione per la sua accattivante finitura camouflage, decisamente di rottura rispetto all’immagine del ciclismo classico, ma questa full carbon del marchio del “K” ha soprattutto caratteristiche tecniche che permettono di trasformarla per adattarsi a qualsiasi situazione e condizione d’uso: forcella e foderi obliqui tollerano coperture fino alla 35 millimetri di sezione, mentre le apposite predisposizioni sul telaio consentono di montare parafanghi e borse per il bikepacking. Su richiesta è disponibile anche con manubrio flat, che rende questo modello un’ottima opzione anche per il lifestyle cittadino
Trasmissione: Sram Rival 1 – Ruote: Miche Race con copertoncini Kenda
Look 765 Gravel, 3.999 euro
Una adventure bike robusta e pratica
Ecco la prima esperienza di Look nel mondo del gravel biking: anche in questo caso, così come su tutte le bici con freno a disco della Look, i perni passanti utilizzano gli Speed Release di Mavic che assicurano tutti i vantaggi strutturali del perno passante e tuta la praticità e la velocità di azionamento dei quick release. La bici può ospitare anche coperture fino alla 2.1” di sezione nel caso in cui si decida di montare una ruota con diametro 650b (27.5”). I fori per l’installazione dei portaborraccia sono otto in tutto: quattro portaborraccia esaltano l’essenza endurance di questa bici fatta apposta per le avventure.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Shimano RS370 con coperture Wtb Riddler 37 millimetri
Scott Addict Gravel 30, 2.999 euro
Una gravel per la competizione
Il telaio in carbonio utilizza la fibra proprietaria di serie HMF, che nella scala di Scott è appena al di sotto della HMX utilizzata sulle bici dei professionisti su strada del World Tour. Dello stesso materiale è anche la forcella. Da parte loro le quote angolari e dimensionali dei tubi impiegano la configurazione Gravel Race Technology, in pratica un’interpretazione “racing” del gravel biking. Il risultato è un mezzo scattante e agile, per affrontare qualsiasi percorso, ovunque, in qualsiasi condizione atmosferica. Il tutto ad un prezzo contenuto. In questo allestimento di serie la bici è completata con Ruote Syncros RP2.0 Disc e robusti pneumatici Schwalbe G-One. Freni? Ovviamente idraulici, come su tutte le gravel bike.
Trasmissione: Shimano 105 – Ruote: Syncros RP2.0 con copertoncini Schwalbe G-One Allround 35 millimetri
Bianchi Impulso All Road, 1.890 euro
Forcella e ruote “dedicate”
All Road di nome e di fatto: la proposta gravel della Bianchi è presentata al pubblico in ben otto taglie, dalla 47 alla 63 centimetri. In tutti i casi il telaio in alluminio è completato da una robusta e leggera forcella in carbonio e da due ruote sviluppate nel Reparto Corse Bianchi specificamente in base alle esigenze del gravel biking. Le coperture Kenda Flintridge da 35 millimetri permettono di affrontare con la necessaria sicurezza i fondi sterrati o polverosi ma non arrancano affatto se sotto la gomma c’è dell’asfalto. La trasmissione Shimano è siglata “105”, compreso il praticissimo cambio GS, con bilanciere a gabbia lunga che supporta una cassetta 11-34. Per andarci ovunque.
Trasmissione: Shimano 105 – Ruote: bianchi Reparto Corse CDX22 con coperture Kenda Flintridge 35 millimetri
Specialized Diverge Expert X1, 4.600 euro
Ammortizzazione intelligente
Il telaio in carbonio è realizzato con lo standard di costruzione proprietario chiamato Fact 9r. ma è nelle soluzioni tecnologiche sui componenti che questo modello di vertice del segmento gravel di “Specy” offre gli spunti tecnici più interessanti: il tubo di sterzo alloggia il sistema Future Shock Progressive, che grazie ad un sistema telescopico a scomparsa, assicura 20 millimetri di escursione a tutto il cockpit. Finalità simile anche per il reggisella S-Works CG-R, con una testa la cui forma enfatizza l’escursione verticale, ideale per assorbire i colpi che il ciclista riceve verticalmente dal fondo della strada. Le ruote? In fibra di carbonio, a completare una gravel di altissimo livello.
Trasmissione: Sram Force 1 – Ruote: Roval C38 Disc con coperture Sawtooth 2Bliss Ready da 38 millimetri.
Wilier Triestina Jena, 3.300 euro
La novità è in carbonio
Sono ben quattro le gravel bike di casa “Wilier”: la più nuova di queste è la Jena, con telaio in carbonio. Leggera, reattiva e maneggevole, la Jena ha una impostazione geometrica studiata per ottenere un compromesso ideale tra agonismo e comfort, tuto questo nel contesto della molteplicità di usi e di situazioni che è quintessenza del che gravel biking. Cinque le taglie disponibili, in carbonio monoscocca 60TON di Jena è realizzato in 5 taglie (dalla XS alla XL), tutte quante costruite con lo standard monoscocca impiegando fogli di composito con resistenza di 60 tonnellate per centimetro quadrato.
Trasmissione: Sram Rivel – Ruote: Mavic Allroad con coperture Mavic Yksion Elite Allroad XL da 40 millimetri.
Giant Revolt Adv 0, 3.599 euro
Una Advanced in versione gravel
Non fatevi confondere dal carro posteriore compatto che sembra quello di una aero-bike: i volumi della nuova Revolt Adv sono mutuati dalla tecnologia Advanced che è un classico collaudato della produzione Giant degli ultimi vent’anni, ma sono interpretati con soluzioni dimensionale e angolari ad-hoc, specifiche per il gravel biking e i suoi terreni di utilizzo spesso accidentati. Tanto più che ad assorbire le vibrazioni qui provvede anche la forcella in composito, il reggisella D-Fuse e il manubrio Contact XR D-Fuse, tutti quanti di produzione Giant. Questa che vediamo è la Revolt Adv in versione “2” delle due disponibili: la “0” utilizza sempre una costruzione composita Advanced, ma ha un modulo della fibra leggermente inferiore. Costa 2.000 euro.
Trasmissione: Shimano Ultegra con guarnitura Praxis Zayante 42/38 – Ruote: Giant CXR-1, in carbonio, con coperture tubeless Giant CrossCut Gravel 1 da 40 millimetri.
Maurizio Coccia