di Maurizio Coccia
Dietro ogni bicicletta d’epoca che partecipa a L’Eroica ci sono storie di pezzi, di componenti e di tecnica sopraffina, quasi sempre di fattura italiana. Ma ci sono anche storie di incredibili ritrovamenti, di ricerche ostinate oppure di recuperi fortuiti; ci sono storie di collezionismo sfrenato e maniacale oppure di legami e affetti profondi.
Attraverso le voci dei loro proprietari, in questo video “parlano” alcune delle più belle bici che abbiamo trovato a L’Eroica XXIV, del 3 e 4 ottobre 2021.
Troverete le bici e le storie di quelli che utilizzano “macchine” di inizio secolo; e poi ancora di quelli che scelgono le bici post 1950, con i comandi cambio al tubo diagonale e il cambio “a filo”. In mezzo la generazione delle bici con i cambi “a stecche”, che a cavallo dei Trenta e dei Cinquanta hanno costituito il vero e proprio spartiacque tecnico tra le vere bici d’epoca “eroiche” e le bici d’epoca “moderne”.
Ci sarà spazio anche per una bici – e sopratutto un signore, Nello Ribichini – che le “Eroiche” se le è fatte tutte e poi ancora per la bella storia di un giovane e appassionato telaista, che del saldare biciclette ha prima fatto mestiere, e poi è diventato proprietario di uno dei marchi più famosi dell’artigianato ciclistico di casa nostra: Masi, che grazie a Simone d’Urbino mantiene accesa la sua tradizione e la sua luce nella storica bottega sotto gli spalti del Vigorelli, a Milano.
6 ott 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside
Quinto anno de L’Eroica. Quinto anno che ho riaperto una ciclofficina lasciata da mio nonno e da mio padre fondata nel 1910. È stata un’impresa preparare queste signorine per sfidare le strade bianche del Chianti. Ma la passione mi ha preso la mano ed è diventato un appuntamento significativo. Adottare piccoli trucchi tecnici per cavalcare, fino all’ultimo chilometro, una passione che ha il gusto dell’impresa.