Se siete tra quelli che fanno fare un po’ di pausa alla loro bicicletta durante l’inverno, e magari ne approfittano per riposare un po’ anche loro, allora dovete leggere i consigli del meccanico di Nibali, Mauro Adobati, che lavora tra i professionisti sin da quando aveva 17 anni.
Volete mettere via la bicicletta? Ecco i consigli da seguire per ritrovarla, al momento della prima uscita, in perfetta efficienza meccanica e senza sorprese.
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1. Pulizia e lubrificazione
La bicicletta va riposta pulita, ovviamente. «Pulire con acqua e sapone e asciugare con un panno la bici in ogni sua parte è un’operazione fondamentale per preservare il mezzo dall’usura».
«E’ importante provvedere alla lubrificazione dei meccanismi per proteggerli dall’ossidazione e dall’umidità – precisa Mauro Adobati – e sarebbe bene intervenire con il grasso sui cuscinetti e con l’olio su catena, corpo dei freni, deragliatore, cambio e steli delle forcelle».
2. Pneumatici e “parcheggio”
«Un paio di aspetti che ogni ciclista non deve sottovalutare: abbassare la pressione degil pneumatici, riporre la bici in modo tale da “toglierla” dall’umidità del suolo, magari appendendola al muro, e soprattutto coprirla con un lenzuolo!».
3. La mano del tecnico
Il terzo consigli è un po’ di parte: «YouTube non è il luogo adatto per diventare meccanici: la revisione di un tecnico su catena, guaine e fili è fondamentale per ritrovarsi poi la bici in perfetto ordine la prossima primavera».
Noi non siamo così drastici, ci sono molte operazioni che si possono fare in casa da soli, ma è certamente importante affidarsi a fonti sicure. Soprattutto, in caso di dubbio, il consiglio di un meccanico professionista è da preferirsi sempre, ne va della sicurezza.
4. L’importanza della manutenzione al cambio
«Il gruppo del cambio è composto da elementi molto delicati – dice ancora Mauro – specialmente se si utilizza un cambio elettronico, durante l’inverno è bene rimuovere le batterie, riporle in un luogo asciutto, e magari caricarle un paio di volte durante questi mesi prima di rimontarle in primavera».
5. E per chi pedala sul simulatore
«La soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare una bici di “scorta” o di seconda mano. Pedalare sui rulli stressa in modo marcato tutta la struttura della bici e anche il carbonio del telaio si può snervare con la conseguenza che, una volta tornati in primavera, la bicicletta non abbia il rendimento ottimale per cui è stata concepita».
Qui, va detto, dipende anche dai simulatori che vengono utilizzati. Lo stress maggiore a carico del telaio si ha con i rulli che bloccano completamente la bicicletta. Nessun problema, invece, per i rulli che lasciano alla bicicletta la possibilità di “ondeggiare” seguendo il movimento naturale della pedalata. Non a caso sono di questa tipologia, solitamente, i modelli più pregiati in grado di offrire il massimo in termini di freno dinamico: proprio per assorbire la potenza senza stressare la struttura del telaio.
RC