29 gen 2021 – Mobilità e Bike Economy valgono, nell’Unione Europea, 500 miliardi. Con queste cifre è chiaro che l’argomento non possa essere trattato in secondo piano in nessun programma economico di una nazione. Ed è proprio questo che è stato messo in evidenza a GeCo, la fiera virtuale della sostenibilità che ha visto la presentazione dei rapporti dell’Osservatorio della Bike Economi e l’Osservatorio sul Cicloturismo.
500 miliardi (valore stimato da European Cyclist Federation) sono una cifra notevole e dice quanto possiamo fare, ancora, per migliorare lo stile di vita dopo l’accelerazione, definita brutale legata al Covid-19 che ha costretto tutto il mondo a fare i conto con una necessità di nuova mobilità, non fosse altro per assicurare il distanziamento fisico necessario.
Nuova mobilità significa anche uno sfruttamento diverso delle aree urbane e dei territori. Una fortuna che non scopriamo certo oggi: già nel primo dopoguerra si scrivevano articoli sulla fortuna del territorio italiano. E il trend di crescita del cicloturismo, con l’indotto sul territorio che ne consegue, diventa sempre più visibile.
Interlocutore per enti pubblici e privati
L’evoluzione dell’Osservatorio Bike Economy ha proprio la funzione di portare maggiore attenzione sulle possibilità della nuova mobilità e le competenze che include lo candidano come interlocutore ideale per i decisori pubblici e le aziende.
Il riferimento è chiaramente alla politica e alle amministrazioni pubbliche che spesso vedono appassire una volontà di fare a causa delle difficoltà pratiche dovute alla mancanza di competenze specifiche.
I dati economici
Parallelamente la nascita dell’Osservatorio sul Cicloturismo, grazie a rappresentanti di Isnart, Legambiente, Enit, Invitalia e Osservatorio Bikeconomy, intende favorire lo sviluppo in Italia di un settore che, secondo le stime più recenti, vale attualmente circa 50 miliardi in Europa, ma solo 5 nel nostro Paese.
Il piano nazionale di ripresa e resilienza ha allocato 32 miliardi per la mobilità sostenibile e 67,5 miliardi per la rivoluzione verde.
In Italia nel 2019 sono state vendute 1,7 mln di biciclette ed oltre 2 milioni nel 2020 (3 al minuto), e oltre 2 milioni di italiani la usano come mezzo di trasporto quotidiano ma sarebbero oltre 6 milioni se le infrastrutture fossero adeguate.
Cicloturismo
Nel 2019, il cicloturismo – comprendendo turisti italiani e stranieri – ha generato quasi 55 milioni di pernottamenti, corrispondenti al 6,1% del totale e generando una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro, pari al 5,6% del totale, di cui 3 miliardi generati dalla componente internazionali dei turisti.
La spesa media giornaliera pro capite del cicloturista si attesta intorno ai 75 euro.
E sempre nel 2019 sono stati stimati 20,5 mln di pernottamenti di cicloturisti italiani, con una stima di 25,9 mln di presenze a fine 2020 (+26%). (Rapporto 2020 Isnart-Unioncamere e Legambiente)
Sviluppo
I due Osservatori si pongono quale centro di studi, analisi, progettazione e realizzazione nell’ambito della mobilità del futuro e della conseguente rigenerazione e valorizzazione di città e territori per supportare l’enorme potenziale che i fondi del Next Generation EU europei potranno far emergere e valorizzare.
Le partnership con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Legambiente e Dutch Cycling Embassy, oltre che con Università e centri di ricerca, gruppi industriali e aziende internazionali operanti nel comparto, consentiranno di analizzare, progettare e realizzare la mobilità sostenibile del futuro.
Il patrimonio di idee, di dati e di analisi costituisce il capitale dell’Osservatorio della Bike Economy e Osservatorio sul Cicloturismo fatto di metodologia, terzietà, indipendenza e credibilità.
Punti di lavoro
Nella sua nuova conformazione, l’Osservatorio Bike Economy ha tracciato quattro punti da cui partire per dare supporto alla mobilità e favorire, quindi, l’interesse economico verso la bicicletta, il cicloturismo e la mobilità sostenibile.
- Consulenza sulla mobilità sostenibile, la rigenerazione urbana ed il turismo attivo c.d.“esperenziale” (verso Istituzioni, Decisori politici, Amministrazioni ed Enti locali, Aziende)
- Analisi (produzione di dati e ricerche)
- Formazione (anche in partnership con Università)
- Progettualità ed esecuzione (direttamente ed attraverso l’opera dei propri partner),anche alla luce ed in funzione del Next Generation UEColoro che non fossero riusciti a seguire la conferenza stampa potranno vedere la registrazione
Ulteriori informazioni: http://osservatoriobikeconomy.it
Redazione Cyclinside