C’è un po’ di Eroica a Milano dal 17 novembre. Ha aperto l’Eroica Café in viale Tunisia, zona centrale del capoluogo lombardo a due passi dalla stazione, pista ciclabile proprio lì, un parcheggio bici pronto ad accogliere gli avventori.
Una piccola folla di ciclismo lombardo, compreso il presidente Dagnoni, ma anche Saronni, Allocchio e alcuni dei giornalisti che hanno scritto i racconti più belli. Ma anche Antonio Colombo, Monica Santini, Valentina di Capua (Country manager di Canyon), ovviamente Nicola Rosin, presidente di Eroica Srl e amministratore delegato di Colnago. E poi gli appassionati e “quelli dell’Eroica”. Da Giancarlo Brocci a Michele Pescini, sindaco di una Gaiole in Chianti ormai internazionale.
Sì, non sembrava quasi di essere arrivati a Milano, ma di essere tornati a Gaiole. Non fosse stato per il traffico, il tram, la metropolitana e quell’aria di autunno inoltrato che sa di biciclette riposte in cantina, come una volta.
L’insegna sulla facciata è quella storica del negozio di autoricambi, L’Eroica affianca e non si sovrappone. Il Vigorelli un po’ di chilometri in là, fresco di celebrazioni dell’anniversario del Record dell’Ora di Coppi.
Ecco sì, come una volta, ma guardando davanti. Lo spirito eroico ben raccontato dalla manifestazione di Gaiole e le sue figlie lo si può respirare nel luogo appena battezzato dalla folla di ciclisti. Facce da Eroica per una volta in borghese che fai quasi fatica a riconoscerli senza i tubolari incrociati sulle spalle.
Un po’ di focaccia con la finocchiona, il prosecco o una birra eroica, i moscardini per i più raffinati. Poi biciclette e maglie di lane, qualcuno la mostrava fieramente sotto la giacca.
E qualche progetto pronto a partire ancora. Perché all’Eroica è sempre così, si parla di passato ma si finisce col pensare al futuro.
Le foto di Paolo Penni Martelli
L’appuntamento, da oggi in poi, è qui:
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