22 mag 2019 – Frapporti, Cima e Maestri: prendete una fuga nel Giro 2019 e probabilmente ci troverete dentro questi nomi. Almeno fino a oggi, perché è oggi che, idealmente, si chiude la prima settimana del Giro d’Italia, quelle delle volate e delle due cronometro.
Da domani cambierà il vento della corsa con la roboante Cuneo – Pinerolo seppure in versione “light” e le fughe tenderanno ad assumere un altro carattere, si comincerà a fare sul serio.
Va la fuga, con un vantaggio massimo attorno ai tre minuti, quelli giusti per lasciare tutti tranquilli e il gruppo a chiacchierare fino a una ventina di chilometri dal traguardo e poi ai meno 10 il solito gioco delle squadre dei velocisti.
Squadre che si alternano in testa in un tridente che cambia di colore per i soliti treni affiancati.
La volata è condotta dalla squadra di Demare. Si lanciano bene anche i Bora e la Deceunink Quick Step di dissolve ancora. È Sabatini che cerca di recuperare affiancando Viviani per tirarlo finalmente fuori dalla trappola. Il veronese lo vede e poi decide di rimanere dov’è. Sabatini molla e lo lascia al suo destino da quarto posto.
Sul traguardo vince ancora Ewan che si conferma velocista di punta di questo Giro. Demare secondo e Ackermann terzo concludono il podio.
Pazienza. Ma in casa Deceunink ci sarà da ragionare un po’ nell’attesa della prossima volata che, in questo Giro, potrebbe non arrivare mai viste le voci che girano di un ritiro per Viviani e forse qualche altro velocista.
Sarebbe un’onta per il Giro e un comportamento mesto che un Campione Italiano non dovrebbe permettesi. Per se stesso prima di tutti.
Speriamo bene.
Redazione Cyclinside