4 giu 2021 – C’è un oggetto nuovo nel ciclismo: Airofit. Ci ha incuriositi e abbiamo voluto approfondire per capire se sia davvero “miracoloso” come viene presentato nelle pubblicità che spesso vediamo su internet.
Abbiamo contattato l’azienda che ce ne ha inviato uno così da poter fare un vero e proprio “fact check” per i nostri lettori.
Ma di che cosa si tratta?
Airofit è un respiratore portatile con due rubinetti che regolano l’aria in entrata e l’aria in uscita. Nella scatole c’è un boccaglio di riserva, un cavo per ricaricare la batteria e una custodia da viaggio.
L’apparecchio si collega tramite bluetooth allo smartphone. Ovviamente, prima di fare l’accoppiamento bisogna scaricare l’apposita applicazione (Android e iOS). L’operazione è veramente semplice e l’inserimento dei parametri personali (47 anni, 71kg e 1,86m) è un passaggio intuitivo. Navigando nell’App si possono scegliere i vari programmi di allenamento atti i migliorare i seguenti aspetti fisiologici:
- Soglia anaerobica
- Forza esplosiva
- Capacità polmonare
Si sceglie il programma voluto, nel nostro caso, abbiamo scelto di fare il “soglia anaerobica” e di accoppiarlo con “forza esplosiva”. Accoppiare due tipi di programmi non è sconsigliato dalla ditta construttrice, ma è consigliato di non superare i 20 minuti al giorno di allenamento.
Per ogni seduta di allenamento si sceglie la durata dell’esercizio (da 1 a 10min) e il livello (principante, intermedio ed esperto). Secondo le nostre personali esigenze abbiamo optato per il livello intermedio in entrambi i programmi con durate diverse. 10 minuti per quello incentrato nel miglioramento della FTP e 5 minuti per quello sulla forza esplosiva. Un totale di 15 minuti di allenamento giornaliero. Ogni programma di allenamento è composto da 24 sedute.
Dopo aver fatto il “tutorial” che consigliamo vivamente per capire come funzionano gli esercizi e prendere “il fiato” con lo strumento, l’applicazione chiede di fare un primo test per stabilire il punto di partenza. Anche qui consiglio di farlo diverse volte, anche una dietro l’altra, fino a che non deciderete di aver fatto veramente del vostro meglio. Al terzo test siamo soddisfatti dei nostri risultati (16 aprile):
- 6,7 litri di capacità polmonare
- 44 cmH2O di MPI (Massima Pressione Inspiratoria)
- 81 cmH2O di MPE (Massima Pressione Espiratoria)
A giudicare dal grafico c’è da lavorare parecchio per migliorare la pressione massima mentre a livello di capacità polmonare siamo già messi molto bene. Che il divertimento abbia inizio!
Il lavoro, durante la nostra prova, è proceduto bene e abbiamo fatto in modo di non saltare un giorno di allenamento facendo lavorare il diaframma che inizia fare un pochino male: niente di grave, è segno che l’allenamento sta procedendo nella direzione giusta.
Il 24 aprile è già tempo di un nuovo test:
- 6,9 litri di capacità polmonare
- 118 cmH2O di MPI
- 111 cmH2O di MPE
Grandissimo miglioramento nella pressione massima. In solo una settimana, non ce lo saremmo aspettato, anche se durante gli esercizi avevamo notato che la forza stava decisamente cambiando.
10 maggio, ancora un test. Sempre esecizi su esercizi, mai un attimo di riposo:
- 7,1 litri di capacità polmonare
- 125 cmH2O di MPI
- 145 cmH2O di MPE
L’ultimo test prima di questo articolo è datato 25 maggio:
- 8,1 litri di capacità polmonare
- 132 cmH2O di MPI
- 146 cmH2O di MPE
Dopo circa 440 minuti di allenamento totale, in un mese abbondante abbiamo avuto i seguenti miglioramenti:
- da 6,7 litri a 8,1 litri di capacità polmonare (+21%)
- da 44 cmH2O a 132 cmH2O di MPI (+232%)
- da 81 cmH2O a 146 cmH2O di MPE (+80%)
Conclusioni
I puri numeri parlano chiaro, se ci si basa su di loro, Airofit ha ragione. Ma ci rimane di dare una risposta alla domanda più interessante. Avere questi aumenti, porta a un effettivo aumento delle prestazioni? Qui è molto più difficile, visto il numero di variabili non ce la sentiamo di esprimere un giudizio. Quello che possiamo dire è che a livello di sensazioni, abbiamo notato che quando si è in “rosso” si ha più controllo della respirazione e il che non è assolutamente un male, anzi. Airofit sostiene che il classico sforzo da “20 minuti” si riesce a tenere più a lungo grazie a questi esercizi. Bisognerebbe fare una serie di test su un lungo periodo, ma a occhio, diremmo che ha senso e suona plausibile.
Inoltre possiamo assicurare che adesso si sente il diaframma, più tonico ed è una rara sensazione a cui piano piano ci si abitua. Si può concludere sostenendo che Airofit fa esattamente quello che dice la pubblicità. Perciò: Fact check: passed!
L’ultima considerazione è sugli investimenti di cui si parla spesso per migliorare il proprio mezzo. Poche vole, però si affrontano spese per migliorare noi stessi. Questi incrementi, a ben vedere, sono quelli che danno più soddisfazione, non dimenticatelo. Il prezzo di vendita di Airofit è di 279 euro.
Per maggiori informazioni: https://www.airofit.com/