16 apr 2016 – VALKENBURG (NED) – Vedere una granfondo alle classiche del nord fa capire alcune cose. Sono partiti 16.000 (sedicimila!) al Giro delle Fiandre per amatori, 10.000 (diecimila!) all’Amstel Gold Race del sabato, sempre quella dedicata agli amatori ma col pubblico già schierato per i professionisti che fa le prove di applausi e i camper nei punti strategici che fino a domani è festa grande, anche se il cielo d’Olanda fa il verso al cielo d’Irlanda, con pioggia e sole che si alternano di continuo e magari provano anche insieme.
Abbiamo pedalato lungo queste strade incrociando in diversi punti l’Amstel per amatori. Un fiume infinito e colorato e tranquillo. Li abbiamo seguiti fino al Cauberg, all’arrivo, dove una volta finiva anche la corsa dei pro’ (ora arriva un po’ più in là). Ciclisti che hanno invaso le strade in un fiume infinito e a tutte le velocità. Tantissime donne, ma tante davvero. Abbiamo visto pure come fanno agli incroci, che non si può bloccare una regione intera. Sono tutti presidiati gli incroci con le strade principali (per gli altri non serve, ci si regola col buon senso), in quelli principali il vigilante gestisce il traffico dei ciclisti e delle auto. Fa passare un po’ per uno e ci si ferma ad aspettare, magari una buona scusa per recuperare qualche amico rimasto indietro. Poi via, si riparte.
E all’arrivo si alzano le braccia lo stesso. Qualcuno si abbraccia pure, perché questi “berg” sono delle piccole mazzate che finiscono presto ma si portano fino all’arrivo. E anche i saliscendi continui succhiano energie di continuo.
E nessuno si lamenta. Prima o poi ci riusciremo anche alle nostre granfondo? Per la cronaca: non c’è nessuna classifica qui. E si direbbe che non manchi a nessuno.
Galleria immagini
GR