di Guido P. Rubino
È passata un po’ in sordina la notizia, qualche settimana fa, del rinnovo della governance di ANCMA. L’Associazione Nazionale Ciclo Moto e Accessori riunisce le aziende di settore italiane costruttrici di veicolo a 2 e 3 ruote e quadricicli e parti degli stessi veicoli.
È l’associazione che prende le parti, in Confindustria e confrontandosi con il Governo delle aziende ciclo e moto ed è facile immaginare come queste parti possano subire il peso economico del settore motociclistico, preponderante rispetto alle biciclette.
Nella nuova governance, però, è accaduto qualcosa di “storico”: mai come oggi ci sono tanti rappresentanti di aziende ciclistiche, un segnale importante.
La notizia, e relativo dettaglio dei nomi, potete trovarla direttamente a questo link:
https://www.ancma.news/ancma-rinnova-la-sua-governance/
Spicca, inoltre, la nomina alla guida del gruppo bici, di Andrea Gastaldello, presidente del gruppo Wilier Triestina, una delle realtà più importanti del nostro panorama.
È proprio con Andrea Gastaldello che ci siamo fatti una chiacchierata interessante:
«È vero – ci conferma subito all’inizio della nostra intervista – il settore bici è in crescita e c’è una tendenza, nell’Associazione, a dare valore all’ambito bicicletta e, nelle cariche, si è formato un gruppo di lavoro con colleghi che vengono dal mondo bici, ma c’è ancora tanto da fare. Una delle prime cose che vorrei fare è riuscire ad associare anche marchi italiani blasonati che, al momento, sono fuori. Marchi come Pinarello e Bianchi sarebbero fondamentali e conto di riuscirci anche attraverso i buoni rapporti che ho già con i loro responsabilli. Sarebbe importante fare massa critica e avere una voce importante come lobby verso le istituzioni».
Inoltre molte aziende del settore moto si stanno interessando alle e-bike, giusto?
«In realtà non più di tanto, le aziende di moto che fanno e-bike non sono tante e fanno pochi numeri rispetto al totale e non incide a livello di sostanza».
Quali sono i programmi principali che si pone con questo nuovo incarico?
«La bicicletta ha un ruolo importantissimo per la sostenibilità. Ci sono 750 milioni di euro già approvati per il piano mobilità ciclistica 2022-2024 e già oggi si vuole fare un programma di lavoro con Ministero e associazioni legate agli interessi della bicicletta per fare in modo di ottenere dei risultati concreti.
«Si tratta di un’impegno non facile perché c’è la preoccupazione della burocrazia e si rischia di frazionare troppo e disperdere. E, si badi, si tratta di un programma che affonda le radici già nel 2018».
A livello interno, invece, per l’Associazione, che programmi ha?
«È fondamentale che le aziende abbiano le idee chiare su come muoversi, per questo motivo è opportuno prevedere più incontri tra gli associati. Almeno tre o quattro l’anno e non serve essere sempre in presenza, possiamo fare video conferenze ottimizzando i tempi e senza spostamenti, ma il confronto regolare è importantissimo anche per mantenere una dinamicità necessaria per affrontare il mercato e le nuove situazioni».
Come si pone l’Associazione rispetto alle importazioni orientali? Recentemente c’è stato qualche problema…
«Sì, c’è una questione da chiarire per non bloccare il commercio. Le norme ci sono ma è capitato che ci sia stata un’interpretazione diversa spiazzando tutti. Stiamo lavorando su un chiarimento che servirà a tutti per il futuro per sapere come comportarsi. Tutto deriva dal cambiato atteggiamento verso la Cina che, da un lato, è uno stimolo al reshoring, ossia il riportare la produzione in Europa con prodotti concorrenziali rispetto all’Oriente, dall’altra non dobbiamo rischiare di premiare altri produttori al di fuori dell’Europa che potrebbero esserne molto avvantaggiati».
E in ambito fieristico?
«Ci stiamo ragionando. La mia idea è di dialogare con l’Italian Bike Festival, un evento già presente e di successo, per arrivare a una fiera più dinamica. Poi l’associazione ha sempre un fiore all’occhiello che si chiama Eicma, ma al momento è difficile riportare le aziende di biciclette in maniera importante a causa dei costi».
14 giu 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside