Fatte a mano, su misura e fatte in Italia. In questo articolo mettiamo da parte per una volta la serialità e la produzione standardizzata che domina l’industria ciclistica mondiale. E ci dedichiamo al Made in Italy nella sua accezione classica, ovvero di biciclette – e in special modo di telai – costruiti artigianalmente in Italia. Biciclette vintage? Affatto: il nostro contributo è tutto fuorché nostalgico o legato a un passato che ha reso famosa nel mondo la tradizione ciclistica italiana.
I modelli – e i costruttori – che passiamo sinteticamente in rassegna, sono invece espressione migliore della manualità, della cura nel dettaglio e della sartorialità che caratterizza il su misura; e a questo aggiungono le qualità uniche del telaio fatto a mano, ovvero quello che è cucito addosso sul fisico dell’utilizzatore e di quello realizzato spesso con materiali metallici le cui caratteristiche di lavorazione consegnano un prodotto dal gusto e dal “sapore” diversi rispetto a quel che può fare la fibra composita.
È esattamente per tutti questi motivi che il “custom” o il “su misura” rappresentano oggi molto più di una sparuta nicchia di mercato, anzi affascinano fasce di pubblico sempre più ampie e sempre più allettate dalla possibilità di avere la bici “unica”, quella personalissima ed esclusiva.
Se poi a questo sommi la prestigiosa eredità del Made in Italy il “gioco” è fatto: il panorama che ne esce fuori può essere appunto quello che proviamo a tratteggiare con questa rassegna.
Prezzi? Non li menzioniamo, più che altro perché essendo espressioni di massima artigianalità e personalizzazione, le bici (o meglio i telai di cui andiamo a parlare) sono soggetti a una estrema diversificazione del costo, ma ovviamente si tratta in ogni caso di prodotti di alta, anzi altissima gamma.
De Rosa Hera, il titanio in versione gravel
Ultimo ingresso nel segmento titanio del marchio meneghino, la Hera è bici configurata per adattarsi a un ampio spettro di terreni, prima di tutto quelli gravel.
Tutto il telaio nasce da titanio di grado 9. Grazie al carro generoso e alla forcella (in carbonio) con steli ampi, può ospitare gomme fino alla 40 millimetri. È realizzabile su misura, ma è proposta anche in cinque taglie standard (dalla 49 alla 58).
Passoni XXTi, assieme titanio e carbonio
È da anni che oltre a quelli fatti soli di titanio Passoni mixa sapientemente questo metallo nobile con il carbonio, per sfruttare da quest’ultimo le grandi caratteristiche prima di tutto di leggerezza: il risultato più aggiornato di questo mix è la XXTi, dove il tubo verticale è fatto di un longherone di carbonio che si inserisce nelle congiunzioni in titanio di grado 9. Lo stesso elemento continua anche in modalità integrata sul reggisella, che allo stesso modo è costruito in fibra nera, esattamente come la forcella, per rendere la bici agile, leggera e scattante.
La personalizzazione estrema qui è espressa non solo dall’opzione di costruzione sartoriale, ma anche dalla possibilità di scegliere l’opzione rim brake (al posto di questa disc che vediamo) e dalla possibilità di personalizzazione per montaggio meccanico, elettronico o wireless. Il telaio ha un peso indicativo di 1600 grammi.
Officine Mattio Brondello Oversize, l’acciaio in stile over
Nella gamma Officine Mattio il comfort, la piacevolezza di guida e l’eleganza hanno cinque stelle nella classificazione di questa Brondello Oversize. Il telaio fa dell’esclusività delle tubazioni diametro maggiorato il suo aspetto peculiare, quasi come fosse quello di un sobrio telaio in carbonio, con la differenza che in campo qui c’è acciaio Columbus di serie Spirit, che appunto si caratterizza per il sovradimensionamento dei diametri e la riduzione degli spessori interni.
Peso? 1.660 grammi per una taglia 54 non verniciata.
Il telaio può essere prodotto in versione “disc” che rim e in entrambi i casi la tolleranza coperture è fino alla 28 mm. Oversize è anche il tubo sterzo.
Wilier Triestina Superleggera, la “ramata” in stile neoretro
È il tributo che “Wilier” ha reso alla più iconica delle bici del marchio che oggi ha sede a Rossano veneto e che racconta le sue origini appunto con la celebra “ramata”, lei e la sua inconfondibile ed elegante colorazione.
La Superleggera riprende quel colore e il materiale che Wilier ha usato dagli anni Quaranta ai Sessanta, ovviamente l’acciaio, proponendo un telaio con impostazione tecnica classica (in acciaio è anche la forcella), ma montata con componentistica moderna (in questo caso quella con gruppo Campagnolo Super Record e ruote Campagnolo Zonda).
La Superleggera non è formalmente realizzabile su misura, visto che è proposta in una gamma talmente ampia di misure standard (da 48 a 60 cm, con scarto di 2 cm tra una taglia e l’altra) che praticamente è come se su misura lo fosse già.
Liotto XCR, acciaio inox dalle linee classiche
Si chiama XCR semplicemente perché impiega su tutto il telaio l’omonimo set di tubazioni della Columbus, dei tubi inossidabili realizzati senza saldatura, prodotti partendo da una billetta forata meccanicamente e trafilata a freddo innumerevoli volte fino ad ottenere ridottissimi spessori finali.
Assorbimento delle vibrazioni e leggerezza sono le qualità di questo materiale, che nella fattispecie è lavorato con linee pulite e classiche, da “cultori” delle due ruote. La finitura può essere lucida o satinata, per esaltare il look dell’acciaio inox made in Italy. Il telaio è saldato in Tig ed ha un peso di 1850 grammi nella misura media di quelle proposte di serie.
TRed Crab StradeBianche Acciaio, una gravel fuori le righe
È la versione più confortevole della omonima Crab Lomabrdia, che ha un’indole più race: anche in questo caso il telaio è in acciaio microlegato niobio 2641 ma è configurato per assegnare al frame le migliori caratteristiche su terreni accidentati, pavé e strade in ghiaia. La forcella è la Toot T12, capace di una tolleranza generosa, fino a 38 millimetri.
È una bici gravel? Non nel senso comune del termine: lo studio geometrico ha consentito di realizzare una bici con un rapporto stack/reach di 1,45, che è lo stesso di una bici road “pura”. Tra l’latro, La lavorazione dello sterzo doppio conico consente anche il passaggio cavi interno per limitare di conseguenza l’aumento dello stack a 1 centimetro, aumentando comfort e guidabilità ma senza penalizzare reattività.
Daccordi Borea, il tempo dell’acciaio
Borea è stata concepita dalla pisana Daccordi per lasciare da parte l’esasperazione e pedalare nel comfort, per sentire la strada che corre liscia e senza vibrazioni.
È un telaio nato per essere costruito attorno a chi lo userà, cucito sulle sue misure. È leggero al punto giusto, ma non è mai esasperato. ll telaio impiega un set di tubazioni Columbus Columbus Spirit saldate con fillet-brazing.
È disponibile con scatola movimento BSA o T47.
Cinelli Nemo, più leggera, più integrata
La Nemo è la bici da corsa in acciaio di punta di Cinelli, fatta a mano per ibridare la tradizione ciclistica italiana con le possibilità prestazionali della moderna tecnologia dei tubi d’acciaio trafilati a freddo.
Ogni telaio Nemo è saldato a mano dal telaista interno Cinelli, utilizzando tubi Columbus trafilati a triplo spessore. In questa aggiornata versione 2024 il telaio è stato alleggerito di ben 170 grammi (in taglia media), il movimento è passato allo standard T47 (anche per avere un cablaggio totalmente integrato) e il collarino reggisella in allumino Cnc è stato alleggerito.
Gios Torino, il classico disponibile solo su misura
La migliore manifattura e tradizione telaistica italiana degli anni Settanta ma proiettato ad oggi, 2024: ecco la Super Record, con telaio realizzato partendo da un set di intramontabili tubazioni Columbus SL, scatola movimento con passo “italiano”, sterzo da 1” filettato e battuta del carro posteriore da 130 millimetri.
Freni? Rigorosamente rim-brake, per un prodotto che è valido sia per “correrci” L’Eroica che per pedalare badando prima di tutto al comfort e all’eleganza che evoca un prodotto unico come può essere questo.
Le congiunzioni cromate con logo “Gt” (disegnato da Aldo Gios nel 1973 per il Team Brooklyn), le incisioni “Gios Torino” e “Made in Italy” ne completano la cura dei dettagli.
Tommasini Mach Disc Road, titano personalizzabile anche nella finitura
Al vertice della collezione sartoriale del marchio di Grosseto c’è la Mach, proposta sia in versione “rim” che in questa “disc”.
È un telaio molto leggero in titanio di grado 9 (3AL–2,5 V), costruito nella sezione apposita di Tommasini dedicata alla lavorazione di questo nobile metallo.
In titanio sono anche i forcellini, pantografati per personalizzare il telaio in linea con lo stile classico di Tommasini. Il tubo sterzo è disponibile per serie di sterzo integrata con tre fili interni oppure ICS, per fili completamente interni al telaio (e realizzato anche questo a misura per il cliente). Personalizzabile è anche la finitura, disponibile lucida, satinata o verniciata in base al gusto del cliente.
Faggin Macadam, per il gravel meglio cavi esterni
Una dele soluzioni più versatili ed eclettiche della padovana Faggin è la Macadam, una gravel ideata per la massima libertà nelle uscite. Permette trasgressioni su strade bianche e l’esplorazione di nuovi itinerari.
Telaio in con tubi a doppio spessore in acciaio Columbus di serie Life saldato al Tig. La forcella è un monoscocca in carbonio unidirezionale con cannotto conico (1.1/8”– 1.5”). I cablaggi sono volutamente tutti esterni, per dare maggiore facilità nella manutenzione. La tolleranza gomme va dalla 25 alla 40 millimetri.
Stelbel SB/04 Disc, stile e tecnologia top per le prestazioni
È il telaio più tecnologico nella storia di Stelbel, che utilizza la tecnologia di stampa 3D per realizzare alcune parti del telaio.
Un’altra prima importante è l’introduzione di una nuova forcella in carbono realizzata ancora da Stelbel, progettata internamente e realizzata in Italia per migliorare ulteriormente prestazioni ed esperienza di guida.
È un telaio, questo, compatibile per essere montato solo con gruppi elettronici e freni a disco. In quanto alle tubazioni, sono realizzate come sempre utilizzando lega di acciaio altamente tecnologico fornito su specifica da Columbus, con cui Stelbel ha una lunga collaborazione: le caratteristiche uniche sono calibrate per soddisfare le esigenze del costruttore e i diametri dei tubi sono in questo caso maggiori rispetto agli altri modelli della gamma, per ottenere una maggiore rigidità strutturale tipica dei telai ad alte prestazioni.

































