Un altro standard per i movimenti centrali: se ne sentiva il bisogno? Detta così, e sapendo quanta varietà e confusione c’è a volte dietro le misure di questo componente, la risposta appare scontata. Eppure quello che sta per arrivare, oltre che un nuovo movimento centrale, può essere visto come un anello di congiunzione. Anziché mandare in pensione quanto fatto fino ad ora permetterà, anche, di recuperare ciò che qualcuno, un po’ frettolosamente, stava bollando come passato. E allora le cose cambiano.
Che cos’è
La nuova tipologia di movimento centrale prevede una scatola del telaio larga 86,5 millimetri ed un diametro interno di 46 millimetri. L’asse del movimento centrale previsto è quello con diametro da 30 millimetri così come già utilizzato per il BB30. I cuscinetti vanno ad infilarsi, a pressione, direttamente nella scatola del movimento centrale andando a definire una struttura estremamente rigida.
«Il vantaggio di questa soluzione – spiega Claudio Marra, Direttore generale europeo di FSA – è proprio la scatola del movimento centrale molto larga. Questo significa, per i costruttori di telai, poter progettare un tubo obliquo di grande diametro con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di rigidità e leggerezza».
Anche i foderi posteriori possono essere pensati con una dimensione maggiore a tutto vantaggio della rigidità.
E le controindicazioni?
«Non ci sono – risponde ancora Marra – perché abbiamo badato a mantenere gli stessi ingombri del classico BB30 o di altre soluzioni. Ormai il fattore Q è stato “standardizzato” a 147 millimetri, così chi si trova a passare da un sistema all’altro non avrà problemi di adattamento. Ma anche l’ingombro delle pedivelle non sarà maggiore, questo per togliere qualsiasi dubbio a chi ha paura di poterle sfiorare con le caviglie».
I cuscinetti, di grandi dimensioni, portano con sé tutti i vantaggi di rigidità dati dal maggiore diametro e la distanza tra loro aumenta la rigidità del movimento poiché l’appoggio è più largo.
Anche per “vecchi” telai
Dicevamo che il nuovo standard proposto da Fsa si propone anche per i telai di vecchia concezione (che in realtà vecchi non sono, visto che continuano ad essere regolarmente prodotti) perché si può montare il movimento BB386 Evo anche sui normali movimenti filettati. Le calotte, in questo caso, si avvitano al movimento e lasciano i cuscinetti in posizione esterna al telaio. Ma la possibilità di montare comunque l’asse da trenta millimetri mantiene le caratteristiche di rigidità di cui abbiamo parlato in apertura di articolo.
Le proposte
Fsa per il 2012 propone il BB386 Evo in diverse varianti. La top di gamma, ovviamente, è la K-Force 386 Evo. Le caratteristiche sono quelle già conosciute della guarnitura K-Force: pedivelle in carbonio cave con rinforzo interno, asse BB30 e cuscinetti ceramici. Il peso è di 553,9 grammi. Anche la versione SL-Kverrà proposta con il nuovo standard.
I movimenti centrali proposti sono previsti per larghezze di scatola da 68 millimetri fino, appunto, a 86,5 millimetri.
I telai
Sono due, al momento, le ditte che stanno seguendo Fsa nella nuova proposta di movimento centrale: BH e Wilier Triestina.
La casa spagnola sta preparando un telaio speciale chiamato UltraLight (per cui è previsto un peso inferiore ai 750 grammi), mentre la Wilier Triestina sta lavorando al nuovo Zero.7, un telaio che promette di diventare il nuovo modello di vertice della casa veneta.
Ulteriori informazioni: www.fullspeedahead.com