25 set 2017 – C’è chi vuole mandare via Cassani. È da un po’ di anni ormai che succede, più o meno da quando non si vince più un Mondiale, che è considerato un po’ l’esame di un Commissario Tecnico della Nazionale. Ecco, secondo me questo Mondiale è stato la conferma che Cassani deve rimanere alla guida della squadra azzurra.
I nostri a ben vedere hanno corso bene. Erano lì davanti quando serviva e hanno rintuzzato gli attacchi. Alla fine ci hanno pure provato bene anche se, al momento, non si sa cosa sia successo in quei tre chilometri di buio televisivo che hanno portato dal tentativo di Alaphilippe e Moscon all’ultimo chilometro col gruppo compatto.
Nel Mondiale di Bergen abbiamo visto uno strepitoso Bettiol (ammetto: non me lo sarei aspettato), un fantastico Moscon (forse un po’ troppo generoso da trovarsi senza energie nel momento cruciale – ma era pure caduto) e anche due bravissimi Bennati e De Marchi, poi tutti gli altri. Erano davanti gli Azzurri nei momenti cruciali e non possiamo biasimarli se poi ha vinto uno più forte. In certe situazioni la tattica diventa secondaria alla forza e bisogna inchinarsi a chi ne ha di più. E quelli che sono arrivati davanti a Trentin sono quelli che in volata, dopo una corsa lunga, sono i più forti del mondo al momento. Quindi va bene così e Cassani evidentemente ha distribuito bene i compiti.
Bella anche la dichiarazione dopo la squalifica di Moscon. Cassani ha scritto su Twitter: “Vi prego, Moscon non c’entra nulla. Sono io che ho sbagliato e mi assumo tutte le responsabilità e chiedo scusa soprattutto a Gianni.” Insomma, da apprezzare anche questa dichiarazione non dovuta.
Cassani sta costruendo un gruppo di atleti che si alternano a seconda dei percorsi ma che hanno coesione attorno a comandante riconosciuto. Non si perdono più nel finale gli Azzurri e questo quarto posto è anche il miglior piazzamento da quando Cassani è CT della Nazionale italiana. E vogliamo mandarlo via proprio adesso?
Guido P. Rubino
Davide Cassani è una persona seria, schietta, intelligente, capace e umile (dote rarissima non solo nelo sport…). Nelle corse è sempre uno solo a vincere e Cassani per Olimpiade e Mondiali ha sempre allestito nazionali con il meglio del “materiale umano” disponibile e, se i grandi risultati non sono (ancora…) arrivati, penso sia ingiusto chiederne la testa!