Potrebbe essere una questione di numeri, hanno a che vedere con l’efficienza. Noi ci mettiamo dentro anche un po’ di orgoglio. Perché arrivare alla nuova sede della Bianchi, ci fa contenti di sapere italiana una realtà di queste dimensioni. E se il gruppo Grimaldi Insdustri, qualcuno potrebbe far notare, non è affatto italiano, ma svedese, molto italiano è il suo fondatore, Salvatore Grimaldi che, a scanso di equivoci, dentro la nuova sede dell’azienda intona un confortante “O sole mio”.

Nuova sede: rigenerazione urbana
L’indirizzo è sempre via delle Battaglie numero 5, a Treviglio, provincia di Bergamo. Lo stesso di prima, quindi non è proprio una nuova sede, ma è completamente rigenerata. Dietro al solito cancellone con portineria affianco che mantiene tutto il fascino dell’azienda storica, è tutto nuovo, a cominciare dal Celeste Bianchi” ora nella cromia più moderna che caratterizza le biciclette attuali.
Quello che abbiamo visitato in anteprima insieme agli altri ospiti selezionati di questa giornata inaugurale è un progetto di rigenerazione urbana che Bianchi ha realizzato assieme al Comune di Treviglio.
L’industria 5.0, la sostenibilità e l’uomo
C’è da dirlo: abbiamo perso un po’ il conto delle evoluzioni punto zero di tecnologia e socità, ma quella che ci è stata presentata a Treviglio ha numeri interessanti che diventano un punto di riferimento perché si mette al centro la persona tramite l’ergonomia. E non è un modo di dire.
Prendete gli operai nella linea di montaggio, ad esempio, il supporto della bici che si va man mano componendo, fa sì che la parte da lavorare si trovi sempre in posizione ideale rispetto all’operatore. È solo un dettaglio, la dice lunga sul resto dell’iceberg di cui questo particolare è una punta che alla fine si traduce in efficienza. Perché ora siamo attorno alle 150-200 biciclette al giorno, ma a pieno regime si può arrivare a 500 biciclette per turno, quindi 1.500 al giorno.


Biciclette, quali e come
La catena di produzione è digitalizzata e automatizzata e il sistema è un’evoluzione di quanto già visto in altre realtà enormi: a seconda del tipo di biciclette che si devono assemblare il sistema predispone il carrello con tutto il necessario per il modello che si andrà a completare selezionando i componenti giusti dal magazzino. Il programma di lavoro è dinamico così da poter coprire, all’occorrenza, tutta la gamma a seconda delle richieste del mercato.

Reshoring
Una parola diventata comune subito dopo la pandemia. Quando ci si è resi conto che la filiera lunga, pur conveniente nel modello globalizzato, diventa un problema insostenibile quando qualcosa inceppa il meccanismo. Meglio allora riportare la produzione in casa, ha pensato Bianchi, con un modello più dinamico che pagherà qualcosa in termini di ottimizzazione dei costi, ma permette quella malleabilità che oggi richiede un mercato ricco di modelli e in evoluzione continua e spesso imprevedibile per modelli e situazione economica.
Il rientro in azienda della produzione non riguarda solo l’assemblaggio delle biciclette, ma comprenderà anche la produzione dei telai, partendo dalle materie prime.
Oltre ai 18.000 metri quadrati che abbiamo potuto vedere, compreso lo showroom con biciclette moderne e storiche, ce ne sono altri seimila ancora da rigenerare. È lì che si andrà ad attivare la produzione dei telai. I tempi non sono stati definiti (il lavoro fatto fino ad ora ha richiesto due anni), ma l’obiettivo è chiaro e punta all’efficienza.
Anima green
A un progetto tanto ambizioso non poteva che corrisponderne uno altrettanto affamato di modernità nel rispetto dell’ambiente. La fabbrica è ricoperta di pannelli fotovoltaici con un impianto da 500 Kw che, nel periodo estivo, arriva a garantire l’autonomia energetica. La temperatura interna è costantemente mantenuta a 23 gradi grazie a un sistema di 80 chilometri di tubazioni che sfruttano i principi geotermici.
Marco Gentili, nuovo CEO
La presentazione della sede rinnovata è stata anche l’occasione per presentare il nuovo CEO di Bianchi, Marco Gentili, già in forza in azienda dal dicembre del 2023 ed ora con la piena fiducia di Salvatore Grimaldi che ha apprezzato il lavoro fatto in Cina ed ora è coinvolto completamente nei processi decisionali dell’azienda.

Un progetto architettonico avanzato
Il progetto della nuova sede è stato realizzato dallo studio d’architettura Domus, con i lavori affidati al costruttore Baraclit e ad Antonelli Impianti per la parte impiantistica meccanica ed elettrica.
Ulteriori informazioni: https://www.bianchi.com/it/