La settimana delle Classiche del Nord che contano di più, dal Giro delle Fiandre alla Parigi Roubaix, le corse delle pietre, quelle dove i corridori vengono sballottati per buona parte dei duecento e più chilometri che devono sciropparsi tra Francia e Belgio.
È da tempo che si vedono tentativi di alleviare i dolori di certe corse, anche se ultimamente le informazioni ne hanno parlato come di novità recenti. Anche Bianchi, allora, ha rispolverato il suo archivio. Anzi di più: gli uomini di Treviglio sono scesi a cercare nel magazzino dell’azienda ripescando alcuni modelli molto interessanti. Eccoveli, saltando giusto la bicicletta dei bersaglieri di cui avevamo detto già nel precedente articolo:
Il resto è storia recente, sempre in casa Bianchi. Dal telaio in titanio, senza ammortizzatori ma con geometria specialie di Backstedt del 2004 alla infinito CV e alle altre soluzioni utilizzate nella recente Roubaix.
In apertura il dettaglio di una Bianchi militare del 1915. Il sistema di ammortizzazione già c’era.
Redazione Cyclinside
Ottimo servizio E