5 mag 2018 – Già nella prima tappa del Giro d’Italia l’UCI fa sapere di aver controllato 175 biciclette nell’ambito della lotta alle frodi tecnologiche. Battaglia che l’UCI ha intrapreso con molta decisione e che è uno dei punti di forza della politica del presidente Lappartient (ne aveva parlato proprio in occasione dell’insediamento, assieme ai controlli video per evitare situazioni imbarazzanti come quella di Sagan all’ultimo Tour de France).
I controlli sulle biciclette sono fatti con gli speciali tablet modificati per intercettare le interferenze elettromagnetiche eventualmente causate dalla presenza di un motorino elettrico all’interno del telaio (o delle ruote), ma si è anche deciso di fare un passo avanti: controllare il telaio dal di dentro sia con dei rilevatori termici (di cui già c’era stata qualche inquietante conferma), ma soprattutto con i raggi X. Il sistema, ne avevamo già parlato, è messo a punto da VJ Technologies, società specializzata proprio nella realizzazione di strumentazione per controlli a raggi X.
Quel che è stato realizzato è una camera speciale dove effettuare il controllo a raggi X della bicicletta senza che questa debba essere portata chissà dove. Basta un furgone, opportunamente attrezzato, per controllare la bicicletta nella sua interezza ed evidenziare eventuali presenze anomale. Il tutto, ovviamente, in piena sicurezza (leggasi: senza alcuna dispersione o contaminazione radioattiva) per corridori e personale addetto al controllo della bicicletta.
Vedremo questo furgone speciale anche al Giro di quest’anno? È probabile di sì. Intanto ecco il video che spiega il funzionamento della strumentazione:
Redazione Cyclinside