22 mar 2018 – La lotta alle frodi tecnologiche era uno dei punti di forza che David Lappartient aveva portato alla sua elezione quale presidente UCI. Ecco allora che l’organismo internazionale è pronto a fare un passo avanti migliorando le tecnologie attualmente a disposizione e inserendo anche il controllo ai raggi X delle biciclette dei vincitori.
Interessante notare come nelle dichiarazioni dell’UCI ci sia anche un miglioramento tecnologico che permetterà di controllare direttamente in gara biciclette e ruote al fine di evitare eventuali comportamenti truffaldini. Ma, soprattutto, si vogliono così allontanare tutti i sospetti che a volte sono circolati sulle vittorie e dare al pubblico e al mondo del ciclismo la certezza di vittorie “pulite” dal punto di vista tecnologico.
Ecco il comunicato dell’UCI. Vale la pena leggerlo tutto:
L’Unione Cyclistica Internazionale (UCI) ha presentato oggi i metodi di rilevamento che utilizzerà per contrastare le frodi tecnologiche durante la stagione 2018 e ha anche presentato tecnologie innovative attualmente in fase di sviluppo.
La lotta contro la frode tecnologica è stata un tema centrale dell’impegno di David Lappartient per le federazioni nazionali del ciclismo al Congresso UCI il 21 settembre 2017; l’annuncio di oggi arriva esattamente sei mesi dopo che il francese è stato eletto presidente.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Bob Stapleton, membro del comitato di gestione dell’UCI e presidente della UCI Equipment and Fight against Technological Fraud Commission; Jean-Christophe Péraud – Responsabile dell’UCI sulle attrezzature e lotta contro la frode tecnologica; e Gabriele Fioni – vicedirettore della ricerca tecnologica presso il CEA (Commissione francese per le energie atomiche e le energie alternative).
Per la stagione 2018, l’UCI implementerà una serie di misure che comprende tutti i metodi di rilevamento attualmente disponibili. Oltre ai tablet di scansione magnetica e alle termocamere già in uso, l’UCI ha acquisito un’unità mobile a raggi X appositamente progettata per la lotta contro le frodi tecnologiche.
L’attrezzatura per i raggi X è completamente sicura per i suoi operatori e per il pubblico, e sarà trasportata da una gara all’altra nel corso della stagione. Capace di produrre un’immagine a raggi X di una bici completa in soli cinque minuti, questa tecnologia verrà utilizzata per convalidare le prestazioni dei corridori di punta e rimuovere ogni sospetto sui risultati delle gare.
Sviluppato con il supporto di VJ Technologies – un rinomato fornitore di soluzioni tecnologiche a raggi X per l’industria automobilistica, aerospaziale, dell’energia nucleare e delle armi – il metodo ha ottenuto le autorizzazioni necessarie per l’uso nei paesi che ospitano gli eventi di punta del ciclismo.
Grazie a questi tre metodi complementari, l’UCI può ora avvicinarsi a questa stagione con il piano d’azione più solido mai messo in atto per combattere le frodi tecnologiche, con test programmati per 150 giorni di corse in tutti e cinque i continenti. Verranno coperte tutte le discipline e le categorie di età.
Con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente queste misure ed eliminare qualsiasi dubbio persistente, l’UCI ha anche annunciato una partnership con CEA Tech.
CEA è stata definita come l’istituzione di ricerca pubblica più innovativa in Europa da Reuters / Clarivate nel 2017. CEA Tech è l’unità di ricerca dell’organizzazione e sviluppa tecnologie avanzate per migliorare la competitività aziendale attraverso l’innovazione, le prestazioni e la differenziazione di prodotti e servizi, nonché come aprire nuovi mercati aziendali.
La partnership tra UCI e CEA Tech mira a capitalizzare l’esperienza tecnologica di quest’ultima al fine di identificare l’approccio ottimale alla progettazione di dispositivi per rilevare i campi magnetici associati ai motori nascosti. L’obiettivo è quello di offrire un monitoraggio continuo in tempo reale per l’intera durata di una gara.
Per rafforzare le sue risorse nella lotta contro le frodi tecnologiche, l’UCI sta anche lavorando su un dispositivo di rilevamento portatile, basato sulla tecnologia di rilevamento magnetico, che sarebbe accessibile alle Federazioni Nazionali. L’UCI alla fine mira a sviluppare un sistema di tracciamento delle attrezzature (telai e ruote) basato sull’identificazione a radiofrequenza (RFID).
Redazione Cyclinside