18 gen 2018 – Chi compra un libro così, forse, le mani sporche di grasso le ha già. O almeno le ha avute in qualche parte della sua vita. Per sistemare una bicicletta storica o per mettere a punto la propria.
Oppure è qualcuno che ha deciso di fare da sé.
Una cosa è certa: dopo averlo letto, anche solo sfogliato un libro così, la certezza è di sporcarsi ancora le mani di grasso.
Sì, perché è un volume che parla di restauro di biciclette, racconta delle storie di biciclette, ma soprattutto è ricco di tante foto che fanno venire voglia di toccarlo il lucido della vernice di una bicicletta d’acciaio, smontarne la catena e farla tornare nuova. Oppure pulirla e farla comunque rinascere a nuova vita, se non per pedalarci all’Eroica almeno per godersela senza fretta, in quel rumore che è solo dell’acciaio. Un tintinnio che rende meno antipatiche le buche nel momento in cui la bici parla al suo proprietario.
Gianluca Zaghi vive a Mendrisio dove, da disoccupato e appassionato, si è inventato un lavoro, quello di restauratore di biciclette. E ne ha fatte davvero tante: più di 450 in 4 anni, alcune con restauro “creativo”, come lo chiama lui. Quello fatto senza tante ricerche, altre con restauro conservativo, a esaltare la bicicletta così com’era, magari andando a vedere su vecchie riviste per ritrovare montaggi e corrispondenze d’epoca.
Poi tantissime foto dei lavori fatti che il pensiero a un libro ne è stata conseguenza naturale. Foto di biciclette e di attrezzature, consigli e piccoli trucchi per fare un po’ da sé, perché una bicicletta diventa personale quando ci hai messo qualche goccia di sudore non solo sui pedali, ma anche mettendola a punto.
Un tipo che ci sa fare Zaghi, che le biciclette le sa riconoscere e fare la fila dei buoni e dei cattivi alla lavagna. Le prime torneranno regine, le seconde potranno aspettare. E qualche bella regina è uscita dal suo laboratorio tanto da interessare più di un collezionista. Un giorno ci ha mandato anche la foto del bonifico di un collezionista speciale, un altro che di biciclette se ne intende e ha voluto uno dei suoi gioielli: Sir Wiggins, Bradley.
Nel libro, oltre ai testi di Zaghi, da leggere ci sono contributi di Giancarlo Brocci, patron dell’Eroica, un bel ricordo di Luciano Berruti, Wesley Hatakeyama, Mr. Eroica California, Mike Wolfe, collezionista e autore di American Pickers, Greg Softley, altro collezionista e Aldo Pacini, uno dei maggiori conoscitori di biciclette storiche in Italia (è tra coloro che curano il registro delle biciclette Eroiche), poi Helio Ascari e Stelio Rossi.
“Biciclette Vintage, guida alla scelta, al recupero e al restauro” è edito da Mondadori e si trova in vendita a poco meno di trenta euro. Non è in grande formato ma è stampato su carta patinata che esalta le bellissime foto che ci sono all’interno. È scritto piccolo, come i manuali di una volta che badavano alla sostanza e meno alla forma. È fatto bene ed è da conservare e da sfogliare con calma, anche a più riprese che non è un romanzo.
Ma poi dovrete avere pronta una bicicletta su cui mettere le mani.
Scheda
- Generi Sport – Ciclismo
- Editore Mondadori Electa
- Formato Rilegato
- Pubblicato 12/09/2017
- Pagine 206
- Lingua Italiano
- Isbn o codice id 9788891814043
- Prezzo di copertina: 29,00 euro