9 mar 2018 – Dopo le polemiche di fine 2017 sulla Bike Card la Federazione Ciclistica Italiana fa il punto con un comunicato:
Si informa che gli Enti che hanno sottoscritto la Convenzione con la FCI (con BIKE CARD) ad oggi sono i seguenti: AICS, ASI, CSEN, ENDAS, US ACLI, CNS LIBERTAS, OPES e, fino al 15 marzo 2018, potranno disporre della reciprocità diretta di partecipazione, con la FCI, tra loro e con gli Enti ACSI, CSI, CSAIN, UISP nelle more del rilascio progressivo e totale delle BIKE CARD che avrà inizio da Lunedi 5 marzo 2018.
Dal 16 marzo 2018 in poi i tesserati degli ENTI AICS, ASI, CSEN, ENDAS, US ACLI, CNS LIBERTAS, OPES dovranno disporre di BIKE CARD per mantenere la reciprocità.
Si ricorda che gli Enti in Convenzione diretta sono: ACSI, CSI, CSAIN, UISP e hanno la reciprocità diretta di partecipazione con la FCI e con tutti gli Enti che hanno sottoscritto l’accordo Bike Card.
Si ricorda che la BIKE CARD non è necessaria per la partecipazione a gare di fuoristrada.
Leggendo con attenzione il comunicato, quindi, apprendiamo due cose: dal 16 marzo 2018 chi è tesserato con un ente non in convenzione diretta (come ACSI, CSI, CSAIN, UISP) dovrà essere munito di Bike Card da 25,00 euro per poter partecipare a gare di FCI ed enti a convenzione diretta.
Questo, in parte, va a chiarire anche la situazione rispetto ad annunci che si sono susseguiti nei mesi scorsi su accordi annunciati. Ad oggi, insomma, la situazione appare questa. La Bike Card è una realtà e chi si dovesse presentare a gare di enti convenzionati senza questa tessera potrebbe vedersi negato il diritto alla partenza.
Redazione Cyclinside
Sono totalmente contrario alla runcard, ce l”ho solo per poter gareggiare, visto che la mia società è tesserata Csen. Non capisco perché, nonostante esista la versione per gli EPS, e quindi con una società di appartenenza, in classifica debba comparire solo “runcard, come chi effettivamente non abbia nessun tesseramento a società sportive.