di Alex d’Agosta
Si è conclusa ieri la 12ª BMW HERO Südtirol Dolomites a Selva di Val Gardena. La gara si snoda come da tradizione attraverso il Gruppo del Sella, patrimonio mondiale dell’UNESCO, nelle cuore delle Dolomiti ladine. È una delle due gare marathon di mountain bike più dure del mondo.
I partecipanti iscritti a questa edizione provenivano da 42 Paesi.
La vittoria del ‘lungo’ è andata per la settima volta al colombiano Leonardo Paez (in forza al team Soudal – Lee Cougan International Team), due volte campione del mondo nella marathon (più un argento e tre bronzi), capace di riconfermarsi con distacco in questo tipo di gare, nonostante in pochi settimane raggiungerà il traguardo dei 40 anni. L’anno scorso aveva patito una foratura già nelle prime fasi (un problema tecnico sufficiente per privarlo della vittoria), ma quest’anno nonostante ci abbia pensato un mal di pancia sul Pordoi a rendergli la giornata più difficile, il massimo risultato è poi tornato. Stiamo parlando di prestazioni maiuscole, con un percorso che presenta salita estremamente difficili e ripide seguite da discese altrettanto tecniche, per un totale di 86 chilometri e 4.500 metri di dislivello, percorsi dal vincitore 2022 in sole 4 ore, 33 minuti e 52 secondi nonostante una giornata dal caldo anomale: niente neve sul percorso neanche sopra ai 2200 metri ma temperature impegnative.
Al ‘parterre dei roi’ di campioni delle ruote tassellate anche outsider di altri sport e il ritorno alla mtb di Fabio Aru, che in sella a una Specialized, di cui è Ambassador, si è cimentato per la prima volta sul percorso lungo.
Dopo tanti anni di esperienza, la BMW Hero si conferma un evento sempre più ricco e articolato nel programma che precede e segue la gara. Non mancano infatti le prove delle bici, quest’anno solo e-bike, proposte dai partner e le auto più sostenibili in gamma dal title sponsor. L’iniziativa forse più gradita per i beginner è stata a inizio del mese, due settimane prima del grande weekend, quando erano previste per una cifra simbolica di 30 Euro, addirittura gratuita per i partecipanti alla Hero 2022, ben 4 giornate ‘Hero Clinic’, caratterizzate da ricognizione con le guide Mtb di parte o tutti i percorsi, più una ‘pedalata defaticante’ sulla straordinaria Alpe di Siusi.
Hero to Zero: la formula della sostenibilità. Nel 2022 non si poteva certo omettere un tema del genere, anche per i sempre più pressanti politici e attivisti che contestano l’uso delle bici in montagna. Proprio in Gardena e nella vicina val di Siusi, poi, da pochi giorni sono addirittura in servizio delle pattuglie velomontate di Carabinieri in e-bike d’alta quota: se da un lato l’arma deve raggiungere i suoi scopi, essendo presente cioè ‘ovunque il cittadino si trovi’, dall’altro negli ultimi anni si è creato questo bisogno per evitare eccessi di velocità e maleducazione da parte degli utenti, specie nei tratti più pericolosi e condivisi con gli escursionisti.
L’evento quindi doveva dare il buon esempio: come mai prima, la parola sostenibilità è quindi diventata un tassello essenziale della strategia comunicativa dell’evento. Forti anche di una geniale quanto imperdibile occasione data dal nome stesso, Hero, che si prestava a una rima fantastica, con Zero. L’iniziativa ha coinvolto corridori, spettatori e personale in alcuni eventi ed è stata ispirata da “Sports for Climate Action” delle Nazioni Unite e dalle linee guida dell’UCI. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale dell’evento per preservare le Dolomiti, che storicamente hanno ospitato la HERO.
Complice anche un buon meteo che lascerà meno ‘traccia’ dei ciclisti rispetto a giornate umide, dal punto di vista ambientale la prima volta di questa iniziativa sembra molto ben riuscita.
Meno riuscito, invece, lo spostamento dell’area expo che ha registrato un bel successo di giovedì e venerdì, ma al sabato ha dovuto fare i conti con la necessaria e anticipata apertura al traffico veicolare rendendo il lavoro degli espositori molto difficile.
Il forte caldo di questi giorni ha certamente aumentato il traffico in montagna ma gli organizzatori hanno già ben chiaro che per la prossima edizione ci sarà da fare delle modifiche importanti per evitare i problemi di quest’anno.
Problemi diversi ma sempre di tipo “automobilistico” c’erano stati anche nella settimana precedente, sempre nelle immediate vicinanze, quando in occasione del Sellaronda Bike Day, il via libera ai veicoli è stato dato alle 15.00 anziché alle usuali 15.30. Anche in quel caso, complice un successo di partecipanti e pubblico notevole, cercare di non penalizzare troppo il flusso veicolare ha ridotto la qualità dell’esperienza.
Ci sono, insomma, aspetti su cui lavorare per il prossimo futuro per eventi di pregio che esaltano la bicicletta in scenari unici come quelli dolomitici.
19 giu 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside
(fotografie di Alex d’Agosta e BMW HERO Südtirol Dolomites)