26 giu 2016 – STOCCARDA/REUTLINGEN (GER) – Diventa sempre più flessibile e “pratica” la gamma Bosch per l’equipaggiamento delle ebike. Nella presentazione alla stampa che si è svolta pochi giorni fa a Reutlingen, vicino Stoccarda, nella sede centrale dell’ebike del marchio tedesco, abbiamo potuto testare alcune novità e valutarne direttamente le loro funzionalità. Vi abbiamo già detto del nuovo display Purion, ma è solo la punta di un iceberg di una quantità di novità che andremo a scoprire man mano, anche perché proludono a tante altre innovazioni che puntano a un concetto di mobilità che sposa le città ed esce pure fuori.
E se in città la bicicletta a pedalata assisitita diventa l’alternativa all’automobile e, soprattutto, agli scooter, nel fuori urbano diventa un mezzo di trasporto per cicloturismo e, ancora di più, per divertirsi in mountain bike. In questo settore prosegue e si evolve la collaborazione con Stefan Schlie che, con la sua abilità acrobatica riesce a dimostrare chiaramente quante cose si possano fare con mountain bike a pedalata assistita quando è ben bilanciata come una normale mtb (ma, ovviamente, più pesante).
Anche la componentistica viene incontro alle soluzioni delle mtb a pedalata assistita. Il sistema EX1 di Sram è proprio pensato per le eMtb e ottimizza le scalate. Così come altri sistemi di cambiata automatica che sono stati inseriti nelle bici da touring (pensiamo al sistema Nuvinci o Harmony H-Sync).
Una scelta ancora più ampia
Dopo l’introduzione del Performance Line CX, il motore in grado di dare una coppia ancora più potente (75 Nm) e perfetto per la mountain bike, che si è andato ad aggiungere lo scorso anno ai già presenti Performance Line e Active Line, Bosch ha lavorato sull’ottimizzazione e il “tuning” del sistema.
Gli aggiornamenti rilasciati per il display Nyon ne hanno ampliato le possibilità di utilizzo. La dashboard è più intuitiva e il sistema di navigazione ora può esportare i percorsi tracciati direttamente nel formato .gpx (quello comunemente utilizzato da tutti i sistemi GPS) e offre funzionalità evolute nella visualizzazione dell’autonomia residua: sulla mappa ora è possibile vedere direttamente non solo i chilometri residui in base al calcolo di utilizzo, ma anche valutare visivamente, sulla mappa integrata.
Questa funzione, in particolare, è molto efficace: mostra l’area che si può coprire con la batteria a disposizione tenendo conto anche del dislivello della strada. Quello che viene evidenziato, infatti, non è un cerchio, ma un’area dai confini frastagliati dovuti proprio alle difficoltà altimetriche.
Il Nyon, ora, è compatibile con i sistemi di cambiata elettronica ed è migliorata l’assistenza quando si procede a piedi spingendo la bici.
Autonomia in aumento
No, niente batterie di nuova concezione al momento. D’altra parte l’ottimizzazione cui si è arrivati è già notevole. Il prossimo passo, quando sarà, riguarderà proprio la tecnologia delle batterie, ma siamo ancora lontani. Tuttavia Bosch essendo l’unico produttore completo di un sistema di ebike (non produce solo motori e display, ma anche le batterie e attingendo alla tecnologia di tutti i settori di cui opera – c’è anche qualcosa che deriva dal settore del “bianco”, le lavatrici per intenderci) è in grado di lavorare sulla perfetta integrazione di ogni parte.
Come fare allora per aumentare l’autonomia? Più capacità oppure fermarsi a ricaricare.
Bosch offre già una gamma di batterie ampia e intercambiabile. I power pack 300, 400 o 500 permettono già una scelta in base alle singole esigenze, e chi ha bisogno di ancora di più?
Ci sono due possibilità:
La prima è montare due batterie in parallelo con un apposito cavo. Questa soluzione, in particolare, è pensata per cargo bike o bici con carrelli di trasporto, dove l’aggravio di peso della seconda batteria è trascurabile. Il sistema Bosch, fornito del doppio cavo di alimentazione, è in grado di gestire le due batterie scaricandole (e ricaricandole) uniformemente e valutandone l’autonomia.
Oppure si può mettere un caricabatterie direttamente nello zaino. Per questo scopo è stato pensato il caricabatterie da viaggio più leggero di 200 grammi rispetto all’originale (600 grammi invece che 800) e in grado di rivitalizzare la bici e dargli nuova autonomia mentre si approfitta di una sosta.
Poi c’è anche lo stile di guida che influirà sull’uso della batteria. La scelta dei rapporti, lo ricordiamo, deve sempre essere pensata a ottimizzare lo sforzo del motore. Così come noi fatichiamo di più con rapporti troppo lunghi, bisogna pensare che lo stesso vale per il motore dell’ebike anche se non ce ne rendiamo direttamente conto. Ma uno sforzo maggiore influirà direttamente sull’autonomia.
Un mondo che cambia con la salita a favore
Per chi fa escursionismo e mountain bike l’evoluzione è notevole e punta ad un settore di appassionati nuovo e ancora più ampio. L’assistenza della pedalata, infatti, oltre che coinvolgere tutti quelli che già conoscono il piacere della mtb muovendosi in libertà e potendo divertirsi su qualsiasi percorso sfruttando “l’impianto di risalita” già compreso nella propria bici, punta direttamente al piacere della guida in fuori strada. Un mondo che Bosch propone nella piattaforma www.bosch-uphillflow.de e fa leva sul nuovo bike park di Geisskopf di Bichofsmais che verrà completato a fine estate 2016 e propone un nuovo modo di pedalare in mountain bike. Il video di seguito è molto eloquente:
Che sia l’inizio di una nuova era? Stefan Schlie ne è convinto e si sta dando da fare anche per organizzare il primo circuito di gare. E se pensate che si tratti di qualcosa dove non si fa fatica siete sulla cattiva strada. Aumenta il divertimento, potete scommetterci.
Ulteriori informazioni: https://www.bosch-ebike.com
Guido P. Rubino
Mi piacerebbe essere aggiornato su tutte le New nuovi modelli caratteristiche e sviluppi migliorativi!!!!grazie Alberto