Deve avere dei rimpianti enormi Lotte Kopecky dopo queste Olimpiadi perché probabilmente ha buttato via l’oro in modo scellerato. Non si può andare a prendere una salita dura, con asfalto brutto e tratti in pavé ma soprattutto larga come una sola corsia di strada nelle ultime posizioni. Soprattutto è un errore che non ci si aspetta da una campionessa del mondo. Cade l’americana – le americane hanno ottenuto grandi risultati, ma a questa olimpiade verranno anche ricordate per le scarse capacità di guida, sommando le prove di strada e di cronometro – e la Kopecki si trova dietro, tanto dietro, e piazza un rientro clamoroso dopo 5-6 chilometri di inseguimento in solitaria.

Un mio vecchio allenatore diceva che un corridore ha un’autonomia di tre sparate da vittoria durante una gara. La Kopecki ha usato la prima per rientrare sul gruppo di testa, la seconda per attaccare e involarsi con Faulkner, la terza per rientrare su Vos e Vas. Cartucce finite. E nessuno obietta quando Faulkner va via da sola mettendo una pietra sui giochi per la vittoria.
Se Kopecki ha buttato l’oro, Blanka Vas ha buttato una medaglia. È stata super generosa, si è portata dietro la Vos, ma è stata lei a tenere viva la fuga con lunghe trenate mentre la Vos non riusciva nemmeno a darle i cambi. E fino a qui ci sta, perché stavano conquistando una medaglia, e se una delle due è in difficoltà, è giusto che chi ne ha tiri. Però quando ti riprendono non devi aspettare l’ultimo secondo, devi tirare il fiato prima. Devi aspettare un attimo, darti quei 40 – secondi di respiro che bastano perché chi ti riprende poi scatta, è matematico questo. E tu devi aver lasciato da parte due bricioli di energie per seguire. La Vas no, aveva speso tutto.

Ma soprattutto, una volata a tre non si imposta con un rapporto che ti permette di pedalare a 100 pedalate al minuto. Pazienza il cambio elettronico super veloce, ma va spinto un rapporto degno fin dalla prima pedalata, perché una volata a tre è questione di centimetri, di centesimi di secondo. Non è una rampa della mountain bike. Forse, con un rapporto giusto, approfittando del fatto che Kopecki e Vos erano veramente stremate, una medaglia se la sarebbe portata a casa anche l’ungherese.
Non ha niente da recriminare invece Longoborghini secondo me. Ha corso bene, sono mancate le gambe. La testa c’era. Ma se sei in giornata no, puoi farci poco.
Il riassunto della gara in video
Risultati
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