È un argomento vecchio, a dire il vero, di cui parlammo quando uscirono le prime versioni di deragliatori azionati da un sistema elettromeccanico o meccatronico perché collegato a sistemi informatici che ne gestiscono il funzionamento.
Che vantaggi ha una tramissione elettronica: ecco qui alcune risposte tra le più interessanti che abiamo visto sul mercato in questi anni di collaudo e affermazione definitiva nelle gare professionistiche ma anche nel mercato visto che alcuni sistemi presenti sul mercato (vedi Shimano) sono realizzati unicamente in versione elettronica.
Efficienza
Il primo tema è proprio questo. L’evoluzione, in tutti i campi, è puntata all’efficienza e anche a semplificare le cose anche se, all’apparenza, sembrano complicarsi di più.
Un cambio elettronico (e relativo deragliatore) sono più efficienti perché precisi sempre allo stesso modo. Il loro movimento non dipende da quanta forza si imprime al comando, ma da come è programmato l’attuatore elettromeccanico che innesca lo spostamento della catena da un pignone all’altro o tra le varie moltipliche. Di fatto si preme un pulsante e basta, al resto ci pensa il sistema e anche a gestire eventuali riallineamenti per evitare che la catena possa toccare sul deragliatore.
Nell’efficienza possiamo mettere anche la facilità di montaggio dei sistemi wireless (verso cui si sta andando sempre di più).
Personalizzazioni
Elettronica vuol dire programmazione: cambio e deragliatore faranno quel che deciderete voi anche in base a routine preimpostate. Si possono scambiare comando destro e sinistro e funzioni delle diverse leve. Trattandosi di attuatori elettronici la programmabilità è alla base del loro funzionamento. Funzioni di questo tipo, ad esempio, sono molto utili anche per chi dovesse avere problemi di mobilità alle mani.
Nelle prime versioni dei gruppi elettronici queste personalizzazioni erano demandate ad interfacce elettroniche disponibili nei centri di assistenza, ora sono a disposizione di tutti semplicemente collegando un’app o un computer in modalità wireless (solitamente bluetooth). Applicazioni che permettono, in maniera rapidissima, di fare anche un check dell’efficienza del sistema e prevenire guasti importanti o, semplicemente, che si lasci scaricare troppo la batteria.
La programmabilità riguarda anche la tipologia di cambiata. Chi la vuole più morbida, chi più decisa. È tutto configurabile tramite l’applicazione dedicata per ogni sistema.
Comandi remoti
L’elettronica è solo un filo elettrico o, meglio ancora, un comando wireless. Ne consegue che i comandi si possano posizionare facilmente in ogni parte del manubrio dove può tornare più comodo al ciclista. Non solo le leve freni, quindi, storicamente adattate ad azionare anche cambio e deragliatore, ma anche eventuali pulsanti e piccole leve da raggiungere facilmente mentre si pedala e, come detto, sempre con la stessa efficacia. Serve ai corridori ma è utile anche a chi pedala senza fretta: azionare il cambio da posizioni diverse delle mani sul manubrio può risultare utile e anche più sicuro.
Stessa cosa dei sistemi meccanici?
La prima parte della risposta a questa domanda è già alla voce “efficienza”. Aggiungiamo pure che, non avendo comandi meccanici, non c’è rischio di trovarsi con guaine sporche o poco efficienti a causa delle infiltrazioni di sporcizia o perdita di efficienza delle guaine stesse. Finché c’è contatto, il sistema funzione sempre allo stesso modo.
Durata della batteria
Un’altra cosa da ricaricare? Sì, è un elemento in più della nostra “smart life” che ci vede sempre alla ricerca di una presa di corrente per ricaricare qualcosa. Le batterie dei sistemi di trasmissione per bicicletta, però, permettono un utilizzo decisamente lungo prima di scaricarsi e, in ogni caso, avvisano con largo anticipo. Vuol dire che si possono fare anche duemila chilometri con una sola ricarica (poi dipende sempre da quanto si utilizza il cambio ma è impossibile perdere più di un 30 per cento di durata anche cambiando molto frequentemente). Insomma, per rimanere a piedi bisogna impegnarsi molto e, anche in quel caso, i sistemi prevedono una soluzione che permette di impostare manualmente il rapporto più adatto per tornare a casa.
Fragilità
Sì, se si rompe una scheda elettronica il sistema non funziona più e non ci sono alternative (se non i sistemi di emergenza per impostare un rapporto, letteralmente a mano, per tornare a casa). Ma che un sistema elettronico si rompa è davvero improbabile. Sistemi che derivano da tecnologie impiegate in auto e moto sono più che affidabili, anche a dispetto di qualsiasi condizione meteorologica. In più i produttori hanno previsto soluzioni di autoprotezione che evitano, anche in caso di cadute, rotture importanti, per quanto possibile. Insomma, a conti fatti un cambio elettronico non si rompe di più di uno meccanico.
Redazione Cyclinside