di Guido P. Rubino
15 mag 2021 – Se Caleb Ewan non fa più le volate in quella strana posizione, col busto completamente proteso in avanti cui ci aveva abituati qualche anno fa, non vuol dire che abbia finito con le particolarità. È fortissimo l’australiano ma ha anche le sue convinzioni difficili, anzi impossibili, da modificare.
Caleb Ewan a 11 velocità
Ad esempio, nel gruppo, è l’unico a usare ancora il gruppo Campagnolo Super Record EPS a 11 velocità al posto della più moderna versione a 12 pignoni. Motivo? Si dice che non voglia perdere il 27, così spiegano ufficialmente i meccanici. Possibile che sia l’unico nel gruppo – tra i corridori sponsorizzati Campagnolo, ad avere questa necessità?
A ben vedere la risposta si trova analizzando le scale dei rapporti. In questo articolo avevamo già approfondito la questione e notato come si riuscissero a coprire tutte le possibilità di sviluppo metrico anche con le 12 velocità. Ma si sa, i corridori sono gente strana a volte. I velocisti ancora di più.
Però lui vince e, in definitiva, va bene così. Anche se si devono prevedere ruote posteriori ad hoc per lui (sì, è l’unico corridore di quattro team World Tour forniti da Campagnolo, ad essersi impuntato sul gruppo 11 speed).
Sprint Shifter
Le curiosità non finiscono qui e, guardando le scelte dei corridori, approfondendo un po’, abbiamo trovato alcune cose che vale la pena raccontare. Intanto, fateci caso – la foto è in apertura – quella leva Ergopower ha qualcosa di diverso da quel che conosciamo: la cosiddetta “leva 3” di quel comando Ergopower ha una forma più lunga: si tratta di una scelta che hanno chiesto i velocisti proprio a Campagnolo e l’azienda li ha accontentati. Solo per i corridori sono stati sviluppati degli Ergopower speciali chiamati “Sprint Shifter” proprio perché richiesti e dedicati a chi fa le volate.
Non cercateli nel catalogo e tanto meno nei negozi: si tratta di componenti speciali e fuoriserie. Al momento non ne è prevista la messa in commercio.
Ancora di più: il particolare che vedete nella foto è proprio di Caleb Ewan: per lui gli Sprint Shifter sono stati personalizzati sugli Ergopowe a 11 velocità.
Personalizzazioni Software
Le curiosità non finiscono, anche se quella di cui stiamo per dirvi è di nuovo all’interno della produzione di serie. Le trasmissioni elettroniche, ormai, hanno convinto anche i più restii nel gruppo, i vantaggi sono innegabili, ma quando se ne parla, anche tra i commentatori di ciclismo, spesso ci si limita a dire che il vantaggio è nelle cambiate più rapide e sicure. Il movimento azionato dal motorino su cambio e deragliatore è sempre lo stesso e non dipendente dal tensionamento di un cavo che dipende pur sempre dalla forza che si applica al comando.
Vero, verissimo, ma c’è di più.
Eccome!
Proprio perché si tratta di sistemi elettronici, gestiti da un software, si possono programmare come meglio si preferisce. E i corridori sono ben intenzionati a sfruttarne tutte le possibilità.
Stiamo parlando delle possibilità di personalizzazione attraverso l’app My Campy (qui il sito ufficiale dell’azienda: https://mycampy.campagnolo.com/home#/home).
Cosa si può fare con queste personalizzazioni? Semplicemente: tutto. Tutti i corridori hanno impostato lo stile “Race” tra le modalità a disposizione. Significa che il cambio si muove con maggiore rapidità rispetto alle altre possibilità e andando, quando si sale su un pignone più grande, leggermente oltre la linea ideale del pignone su cui posizionare la catena. Tutto normale: è un modo per far salire la catena più rapidamente.
«In realtà una cosa del genere avviene anche impostando gli stili Comfort e Sport (quelle previste dal sistema per chi preferisce una cambiata più morbida, ndr) – ci ha spiegato Andrea Campori, che per Campagnolo è la punta avanzata per il contatto con le squadre professionistiche – ma nello stile Race la cambiata è più pronta che mai».
Tutto via software
Le possibilità di personalizzazione sono davvero infinite. «Pensate – ci ha detto ancora Campori – che qualche tempo fa abbiamo aiutato un corridore a pedalare sui rulli dopo una caduta impostando tutti i comandi su un’unica leva, impostando l’azionamento del deragliatore sui tasti “mode” così da non dover usare affatto le dita dell’altra mano».
Elia Viviani è stato uno dei corridori più attenti a sfruttare le personalizzazioni possibili andando direttamente da Campagnolo (come vedete in queste foto esclusive) per ragionare sulle modifiche da apportare alla sua bicicletta o, magari, chiedere delle implementazioni software.
Ma cosa vuol dire personalizzare i comandi?
Qui sotto vediamo alcuni esempi:
Ma quali sono le impostazioni preferite dai corridori? In realtà c’è un po’ di tutto. Campagnolo aveva previsto, inizialmente, le impostazioi Sprinter A e Sprinter B, che potete vedere qui sotto:
I velocisti, ancora loro, spesso preferiscono usare le leve 2 (Campagnolo classifica le leve in 1: quella principale del freno, 2. quella dietro alla leva del freno e 3. quella posizionata sui poggiamani) per far scorrere la catena su e giù sui pignoni, così da avere il comando a portata di mano in volata. Si tratta della regolazione chiamata “Sprinter B”.
Altre impostazioni sono state richieste dai corridori e implementate da Campagnolo per assecondare esigenze individuali.
Ad esempio, l’impostazione “Sprinter D” permette, con la leva 2, di far scendere il cambio verso i pignoni più piccoli e con la leva 3 sulla corona più piccola così da avere una cambiata più rapida quasi deve affrontare una salita e far scendere la moltiplica minore ma anche il cambio sui pignoni così da non avere una differenza improvvisa di lunghezza del rapporto.
Per le classiche del Nord, poi, è stata richiesta la possibilità di muovere la catena su un pignone per volta: con le sollecitazioni delle pietre può diventare difficile stabilire il numero dei pignoni su cui far passare la catena, allora si preferisce agire per un clic per volta.