All’ultima edizione di Eurobike nella fiera di Friedrichshafen non è mancata una rappresentanza della Challenge, specializzata in pneumatici per biciclette ad alte prestazioni.
Numerose le novità proposte nella gamma 2022, a partire dagli amanti dell’asfalto. Ne abbiamo parlato con Andrea Murianni, responsabile commerciale per l’Europa e l’Asia.
«Fondamentalmente rinforziamo la gamma Strada, con un tubeless ready fatto a mano, in tre misure: 25, 27 e 30. Tubolare, copertoncino con camera d’aria e tubeless ready. Le sue caratteristiche principali: è un prodotto letteralmente fatto a mano, con carcassa molto più soffice, morbida e performante, rolling resistance bassa e un controllo maggiore dal punto di vista della costruzione, nuova protezione antiforatura PPS Ganzo, un multicompomente di nylon che mantiene una buona protezione antiforatura ma anche una accettabile flessibilità e peso. E lo chafer, con due funzioni: si tratta di una striscia di nylon laterale di gomma nera, che protegge il copertoncino dai tagli del cerchio in carbonio e permette di “controllare” se la gomma è montata correttamente. Altro motivo d’orgoglio sono i 300 TPI, che identificano una densità più alta e quindi una maggior morbidezza rispetto a un copertoncino vulcanizzato standard che di solito varia dai 60 ai 120. Ci contraddistingue infine il colore: sulla Strada abbiamo il nero, con il fianco “para”, che va a qualificare un prodotto fatto a mano. Chi vede quel colore capisce subito che si tratta di un prodotto fatto a mano alto di gamma rispetto a un nero classico vulcanizzato che qualifica un po’ di più il prodotto.
«Nel resto della gamma, abbiamo puntato molto anche sulle gravel. Nel modello Getaway, un allround con battistrada sempre costruito a mano, già disponibile nelle misure 36 e 40, sia copertoncino sia in tubeless ready, offriamo ora la novità del tubeless tubolar: si tratta di un tubolare che, in caso di foratura, permette, oltre all’utilizzo del sigillante, anche l’impiego del “vermicello” per chiudere eventuali forature importanti senza cambiare il tubolare.
«Infine, per il ciclocross, la novità è ancora del tubeless ready. Se ad alto livello nel cyclocross si usa quasi sempre tubolare, era necessario entrare piano piano a introdurre anche il tubeless ready, che risulta più veloce e facile nell’utilizzo per un pubblico di amatori».
Ulteriori informazioni: https://www.challengetires.com
11 set 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside