22 ago 2020 – “Tu che ne sai di biciclette, dammi un consiglio”. Se avete amici che, spinti dalla voglia di iniziare o riprendere a pedalare, ma che, insicuri sulle scelte da fare per un acquisto vengono a rivolgersi questa frase, dategli pure in pasto questo articolo.
Non parleremo di top di gamma qui, ma di mobilità e possibilità anche di divertimento.
A chi conviene la bicicletta?
Facciamo un primo filtro: serve davvero la bicicletta o rischio di complicarmi la vita? Ecco, la bicicletta deve essere vista sempre come semplificazione. In genere si tratta proprio di quello.
Che bicicletta scelgo?
Domanda classica, immediata, che comprende tutto, ma proprio tutto, dalla tipologia al prezzo. Non si può che rispondere con un’altra domanda: cosa ci devi fare con la bicicletta?
Ecco, qui prima di rispondere conviene fare una piccola riflessione. Chi già pedala ha ben chiaro cosa vuole e può fare con la bicicletta. Normale, invece, avere le idee più confuse se la bicicletta non ha mai fatto parte regolarmente della nostra vita.
Per entrambi, ovviamente, c’è la risposta.
- Chi pedala già
Il momento favorevole di spinta verso la ciclabilità sta portando molti pedalatori sportivi a riconsiderare l’uso della bici anche nella vita quotidiana. Tanto più che se si è abituati a pedalare (e, attenzione, vale anche per chi fa spinning in palestra), ci si troverà già allenati con tutti i vantaggi del caso. In questo caso ci si dovrà preoccupare meno del peso della bicicletta e più delle sue funzionalità. L’uso cittadino può prevedere diverse opzioni: dalla possibilità di trasportare piccoli oggetti alla presenza dei parafanghi per proteggersi in caso di pioggia. - Chi inizia a pedalare ora
È il principio di una scoperta e allora attenzione a non tenere la mira troppo in basso, che non vuol dire pensare di spendere chissà che cifre. La bicicletta, però, porta a piccole conquiste quotidiane. Il tragitto casa-lavoro, oppure l’utilizzo per piccole commissioni potrebbero solo essere l’inizio. Vi verrà sicuramente voglia di aumentare il vostro raggio d’azione, magari con una scampagnata nel fine settimana in cui potrete sfruttare l’allenamento fato nei giorni feriali.
Parola d’ordine: affidabilità
Chi comprerebbe un’automobile pensando di dover andare ogni settimana dal meccanico? Ecco, lo stesso vale per le biciclette, tanto più se le si vuole usare come mezzi per spostarsi in città, ma anche chi va in giro non vuole perdere tempo con manutenzione continua. Sulla bicicletta, al più, ci può essere il piacere di metterci le mani per spolverarla, oppure per lavarla se la si è usata per un po’ di tempo ed è capitato qualche acquazzone. Non altro.
Se costa troppo poco…
Affidabilità, non si scappa, fa rima con qualità. Trovare buone occasioni è un conto, ma insospettitevi se vi si promette troppo a fronte di una spesa ridicola. Purtroppo, abbiamo già visto, certi affari da supermercato non si rivelano tali: c’è il rischio di trovarsi con una bicicletta malfunzionante in poco tempo e il costo per ripararla può rapidamente superare la spesa del mezzo stesso. È lo stesso principio che deve guidarvi nell’acquisto di ogni bene. Un prezzo troppo basso deve insospettire come l’acquisto di un cellulare di ultima generazione a metà prezzo. Per questo motivo, soprattutto se non siete esperti è bene sempre rivolgervi a venditori affidabili.
Soprattutto è bene rivolgersi a chi vi assicuri anche garanzia e assistenza: un negozio di biciclette, per intenderci, non venderà mai modelli poco affidabili, non fosse altro perché si troverebbe, a breve, a dover risolvere problemi che lo manderebbero in perdita rispetto alla vendita fatta.
Guida veloce alla scelta
A cosa ci servirà la bicicletta? La prima domanda da porsi è questa. Ci permetterà di individuarne la tipologia e le caratteristiche più adatte.
Le biciclette, a seconda dei percorsi, vengono dotate di gomme più o meno larghe. Se sull’asfalto si prediligerà la scorrevolezza, quindi gomme molto strette, nel fuoristrada sarà importante avere delle coperture più larghe così da fare migliore presa sul terreno. Ovviamente, come in tutte le cose, ci sono misure estreme in uno e nell’altro verso e tante sfumature.
Ve le riassumiamo rapidamente così da aiutarvi nella scelta.
Muoversi in città
Quella delle city bike è una vera e propria categoria merceologica anche se, ultimamente, il mercato si è allargato parecchio ed ha incluso in questa tipologia di biciclette non solo quelle col cestino, ma anche biciclette molto sofisticate.
Le biciclette da città sono la categoria cui è maggiormente rivolta la logica della mobilità. Fluidificare il traffico mettendo quante più persone in bicicletta significa un risparmio di tempo per tutti e anche un risparmio di denaro. Come regolarci nella scelta?
Se gli spostamenti sono brevi e senza salite può andare bene qualsiasi bicicletta. Se ci si deve pedalare in abiti non sportivi è meglio che la posizione sia comoda, cioè col busto quasi perpendicolare al terreno. Questo significa che il peso del ciclista finisce praticamente tutto sulla sella, per cui sarà bene che questa sia sufficientemente imbottita. La presenza dei parafanghi tornerà utile in caso di pioggia o di strade bagnate e anche un portapacchi è sempre utile per portare piccole borse o anche posare un eventuale zaino da non far gravare sulla schiena.
Le bici da città sono modelli piuttosto classici con telaio in acciaio o in alluminio che risulta più leggero. La presenza di un cambio di velocità è comunque buona cosa per gestire lo sforzo in caso di piccole asperità (per approfondire sul funzionamento del cambio si parta da qui) o nel caso si viva in città con qualche salita.
Decisamente meno utile è, in città, la forcella ammortizzata. Vista la tipologia di biciclette, anzi, questo accessorio, che pure dà un po’ di comodità in più, risulta generalmente pesante e rischia di rendere la bicicletta scomoda in caso si debba sollevarla. Ovviamente incide anche sul prezzo finale.
Le ruote devono essere robuste e con gomme abbastanza larghe da garantire stabilità anche nei tratti non troppo lisci di strade non sempre in massima efficienza.
Elettrica?
E se acquistassi una bicicletta elettrica? Un’ebike dà la possibilità di allargare il raggio d’azione e/o di sudare meno se ci si reca al lavoro. Allo stesso modo permette di trasportare carichi più pesanti nel caso la si voglia utilizzare come mezzo di trasporto (e la categoria delle Cargo Bike sta prendendo sempre più piede come mezzo di lavoro.
Tuttavia parlando di “bici elettrica” vale la pena chiarire subito alcune cose, così come abbiamo spiegato in questo articolo che vi consigliamo di leggere prima di trarre qualsiasi conclusione.
L’e-bike è equiparata a una bicicletta tradizionale purché rispetta alcune limitazioni come la potenza del motore (250 Watt in regime di rotazione, ma la potenza di picco può essere superiore) e la velocità massima (25 chilometri orari). Al di fuori di questi limiti si parlerebbe di motorini elettrici e si sarebbe sotto un’altra normativa. Attenzione, infatti, a truccare le ebike (lo abbiamo spiegato qui).
Come bicicletta tradizionale, l’ebike non è soggetta a obblighi di bollo e assicurazione (ne parliamo alla fine di questo articolo) ed ha costi di mantenimento molto bassi rispetto a un qualsiasi mezzo motorizzato.
Spostamenti e sport
Se siete di quelli che la bicicletta, oltre che per gli spostamenti, la utilizzeranno anche per fare attività fisica e magari qualche gita fuori porta allora è bene considerare un mezzo un po’ più efficiente e leggero. Biciclette commuter o trekking sono dotate di telai leggeri, spesso in alluminio o in acciaio pregiato (i prezzi, però salgono) o addirittura in fibra di carbonio.
In questi modelli sono presenti un cambio già di qualità e anche una doppia moltiplica anteriore che offrono la possibilità di affrontare anche salite impegnative.
Chi punta a questa tipologia di utilizzo può puntare anche a un mezzo ibrido quale la bicicletta Gravel. Tipologia moderna che permette di avere una bicicletta da corsa ma con caratteristiche facilmente adattabili anche al fuoristrada. Si tratta di modelli con telai più robusti di una normale bicicletta da corsa che possono rivelarsi, quindi, molto utili per usi ibridi. Per approfondire, si veda qui.
Bicicletta da corsa
È la tipologia “classica” della bicicletta, quella che si è evoluta per le competizioni e quindi ideale per l’uso sportivo su strada. Nell’ambito della spinta verso la mobilità è certamente la bicicletta che risponde meno ai requisiti immaginati dall’incentivo, tuttavia non sono pochi coloro che utilizzano anche la bicicletta da corsa per andare al lavoro. Magari per allenarsi pedalando dal lavoro verso casa allungando un po’. Tanto meglio poi se, sul posto di lavoro, c’è uno spazio dove potersi cambiare e magari farsi una doccia. La nuova spinta alla mobilità sta andando anche in questo senso: far avere spazi dedicati ai ciclisti e anche stalli sicuri per le biciclette, magari sorvegliati.
Chiaro che, in questo senso, non c’è limite alla bicicletta che si può acquistare, ma qui si va in argomenti già trattati per cui suggeriamo di partire dalla nostra pagina apposita che potrete trovare qui.
Comprare usato?
L’acquisto di una bicicletta usata può essere un’alternativa molto valida quanto più si punta all’alto di gamma. Chi vende una bicicletta da corsa o una mountain bike usate di alta gamma lo fa per passare a un mezzo più moderno, non perché la bicicletta che possiede sia rovinata. Ecco allora che un acquisto di questo tipo possa risultare decisamente vantaggioso. Tanto più ora che tra le biciclette da corsa si sta migrando ai modelli con freno a disco. In ogni caso vi consigliamo di seguire la nostra guida sull’acquisto delle biciclette usate che potrete trovare a questo link.
Redazione Cyclinside