23 apr 2020 – E il ciclismo femminile? Mentre si è discusso tanto sulle aspettative del ciclismo maschile, poco e niente si è detto del ciclismo femminile che ha visto il suo calendario falcidiato e senza troppe alternative.
Proprio di oggi è l’annuncio da parte degli organizzatori della prova WorldTour di Cittiglio, di rimandare tutto al prossimo anno. La situazione, come conviene il patron Mario Minervino, non permette di pensare a una ricollocazione sicura entro il 2020. Meglio guardare un po’ più avanti e concentrare le forze direttamente sul 2021 (le manifestazioni sono già fissate per il 21 marzo).
L’UCI, poi, si è espressa con un comunicato ufficiale dedicato proprio al settore femminile. Un comunicato che ancora non porta soluzioni: di fatto è tutto rimandato al 15 maggio per soluzioni “definitive” in attesa, anche, di vedere l’evoluzione della situazione sanitaria.
Per chi volesse approfondire ecco, di seguito, il comunicato dell’UCI:
L’UCI e i suoi partner uniscono le loro forze per affrontare gli effetti del coronavirus sul ciclismo femminile su strada
L’Unione Cicliste Internationale (UCI), le rappresentanti delle cicliste (CPA Women, e Marianne Vos nel suo ruolo di membro della Commissione Atlete dell’UCI e rappresentante delle cicliste nella Commissione Strada dell’UCI), gli organizzatori (AIOCC e gli organizzatori degli eventi UCI Women’s WorldTour) e le squadre femminili (UNIO*) hanno unito le loro forze per consentire alle cicliste di superare l’attuale crisi (pandemia di coronavirus) nelle migliori condizioni possibili in vista della ripresa della stagione 2020.
Ricordiamo che l’UCI conferma che ad oggi gli organizzatori di circa 800 eventi in tutte le discipline e categorie hanno chiesto il rinvio o l’annullamento della loro manifestazione. Ciò rappresenta oltre un terzo del calendario internazionale dell’UCI. Il congelamento degli eventi internazionali riguarda le gare maschili e femminili, in particolare – per le donne – quelle dell’UCI Women’s WorldTour. La serie leader del ciclismo femminile su strada è stata duramente colpita dalla pandemia del coronavirus: finora, solo la Cadel Evans Great Ocean Road Race – Elite Women’s Race (Australia) ha potuto svolgersi alla data prevista (1° febbraio 2020).
In questo contesto, difficile per tutte le parti interessate, l’UCI è stata in contatto nelle ultime settimane con tutte le parti interessate del ciclismo professionistico femminile e maschile su strada, collaborando con loro per redigere i calendari rivisti per l’UCI Women’s WorldTour 2020 e l’UCI WorldTour. Per fare questo, l’UCI deve tenere conto di molteplici elementi, in particolare del fatto che alcuni organizzatori organizzano congiuntamente un evento femminile e uno maschile, della diversità delle situazioni nazionali (misure diverse imposte da ogni governo, in particolare per quanto riguarda i grandi eventi), e dei diversi mezzi tecnici e risorse a disposizione delle diverse squadre per riprendere a gareggiare.
In questo quadro generale, l’UCI ha già tenuto diversi incontri costruttivi con i rappresentanti delle donne cicliste, degli organizzatori e dei team femminili sopra menzionati.
Dopo diverse settimane di discussioni e di raccolta di contributi – anche da parte delle autorità sanitarie dei paesi interessati – l’UCI ritiene oggi di disporre di informazioni sufficienti per poter proporre a breve un primo progetto riveduto per il calendario del WorldTour femminile dell’UCI 2020.
In accordo con i partecipanti alle discussioni, l’UCI indica in questa fase le seguenti decisioni:
- La riunione di un gruppo di lavoro con la missione primaria di proporre un calendario UCI Women’s WorldTour 2020 ristrutturato, in linea con i recenti impegni dell’UCI e delle parti interessate. Il gruppo è composto da rappresentanti dell’UCI, dell’AIOCC, dell’UNIO, della CPA Women e della Commissione Atlete dell’UCI.
- La revisione delle regole di partecipazione e del numero di corridori per squadra all’inizio delle gare del Calendario Internazionale Femminile su Strada UCI 2020 (comprese le gare UCI Women’s WorldTour).
- L’attuazione dell’accordo quadro stipulato tra l’UCI e i rappresentanti dei corridori e delle squadre. Questo accordo permette alle squadre che si trovano ad affrontare gravi difficoltà finanziarie nell’attuale contesto della pandemia di adottare le misure necessarie per la loro sopravvivenza, preservando al contempo i diritti dei loro corridori e del personale. Questa misura era già stata introdotta per il ciclismo professionistico maschile.
- I membri del gruppo di lavoro hanno deciso di riunirsi regolarmente per seguire da vicino la situazione sanitaria mondiale e il suo impatto sul ciclismo professionistico femminile su strada e di adottare misure adeguate nell’interesse del nostro sport. L’obiettivo del gruppo di lavoro, che si riunirà per la prima volta questa settimana, è di annunciare entro il 15 maggio una nuova versione del calendario UCI Women’s WorldTour.
Le conclusioni del gruppo di lavoro saranno comunicate al più presto, in modo che tutte le parti interessate possano organizzarsi al meglio per la ripresa delle gare.
In questi tempi difficili, caratterizzati da un’inattività forzata che si protrae almeno fino al 1° luglio (1° agosto per l’UCI WorldTour e l’UCI Women’s WorldTour), l’UCI apprezza la solidarietà e la collaborazione dimostrata dalle principali protagoniste del ciclismo professionistico femminile su strada. Solo questo spirito unitario può garantire il futuro del ciclismo professionistico femminile su strada, il cui sviluppo, in linea con l’Agenda 2022 dell’UCI, è una priorità per la nostra Federazione […]
Redazione Cyclinside