In tempi come questi, in cui siamo abituati a parlare di specializzazione estrema di biciclette e materiali, fa piacere parlare di componenti che, pur essendo di altissima gamma, riescono ad avere una destinazione d’uso ampia, eterogenea, che addirittura abbraccia i confini di quelle che a tutti gli effetti sono specializzazioni diverse: ciclismo da strada e gravel biking.
I più aggiornati comandi Sram di classe Red si inseriscono esattamente in questo discorso. E come loro anche le relative pinze freno ed anche la catena della componentistica della rinnovata classe Sram Red AXS, sia nella sua configurazione road, sia in quella gravel, lanciate entrambe nel 2024.
In questo nostro Focus tecnico video, abbiamo però preferito concentrarci sui comandi, perché oltre a quelle strettamente tecniche e funzionali, sono il componente che ha in sé anche tantissime implicazioni ergonomiche: in fondo, disegnare un componente di livello premium che possa adattarsi ad utilizzi molto differente non è affatto cosa scontata. Ed è per questo che al tema dedichiamo un approfondimento specifico.
Cosa questa ambivalenza possa produrre in termini di utilizzo nei rispettivi campi lo spieghino nel video, sintesi di quelle che sono le nostre e persali imprevisti dopo un anno di utilizzo della rinnovata componentistica Sram Red AXS: prima su una road bike equipaggiata Red AXS, poi su una gravel bike equipaggiata Red AXS XPLR.
A livello tecnico, questi interessanti comandi elettronici wireless riescono ad essere ponte di collegamento tra il paradigma 2×12 – ovvero l’opzione regina del ciclismo road – e il paradigma 1×13, che ad oggi rappresenta la combinazione più ricca, più eterogenea e più evoluta per la pratica gravel ad alto livello; in fondo, per adattare i comandi alle diverse velocità, si tratta semplicemente di recepire gli impulsi elettrici generati dall’architettura interna di questi componenti.
Al di là di questo, però, a livello ergonomico i comandi Red AXS hanno l’ambizione di potersi adattare a due specialità che a livello di impugnatura, presa e assetto del cockpit, non segue certo gli stessi dettami, le stese convenzioni.
Crediamo che riuscire a far questo non sia cosa affatto scontata: Sram lo ha fatto con un approccio che forse qualcuno potrebbe giudicare azzardato, ma che in fin dei conti riflette la filosofia che contraddistingue questa azienda relativamente giovane sin dal giro della sua apparizione; un’azienda dinamica, audace, ma anche un’azienda dall’approccio molto smart.
Buona visione, allora.
Ulteriori informazioni: Sram