La decana è stata la statunitense IMBA, fondata quasi quaranta anni fa. Ma oggi, alla lista delle realtà che si occupano della realizzazione di nuovi trail e della manutenzione di quelli esistenti si aggiunge un altro “pezzo da novanta”, che non a caso è stata prima azienda al mondo a investire commercialmente nel mountain biking, lanciando nel 1983 il Deore XT, prima, storica serie di componenti dedicati espressamente alla “bici da montagna”.
Ci riferiamo ovviamente a Shimano «che – si legge nel comunicato – è orgogliosa di annunciare il suo programma Trail Born Fund, volto ad aiutare, ad aumentare e sostenere i percorsi per mountain bike e l’accesso ai sentieri in buona parte del mondo».
Shimano si è resa presto conto che, a differenza del mondo della bici da corsa, dove il terreno richiesto per praticare la disciplina esiste per impostazione predefinita, la mountain bike richiede una collaborazione collettiva per creare e mantenere luoghi unici e desiderabili in cui pedalare. In effetti, le radici della mountain bike sono i sentieri e senza un forte apparato radicale il proverbiale albero crollerà. Ecco perché l’azienda orientale ha deciso di investire nel trail building e farlo conquisto progetto ambizioso. E costoso.
Sì, perché per passare dalle intenzioni ai numeri, nei prossimi dieci anni Shimano donerà 10 milioni di dollari, per supportare e facilitare progetti di realizzazione di nuovi trail nel mondo. E appunto per salvaguardare e manutenere quelli già esistenti.
Nuove opportunità per ciclisti