22 lug 2017 – Quella di Marsiglia è certamente una cronometro particolare. Percorso pianeggiante ma anche una salita impegnativa che richiede rapporti adatti e un lavoro notevole sulla moltiplica.
Molti corridori hanno scelto un’accoppiata decisamente particolare: 38-58 per poter spingere rapporti adeguati ai diversi tratti del percorso, ma anche per avere la catena con l’allineamento corretto (meglio evitare che lavori troppo di traverso, ci sarebbe il problema degli attriti meccanici).
Il problema è che i deragliatori moderni hanno una capacità di 16 denti, cioè possono supportare una trasmissione con guarniture con un massimo di 16 denti di differenza, col 38-58 sono 20 denti addirittura. E allora? Tutto sbagliato? Sì e no.
Certamente i produttori di componentistica non vi garantirebbero il funzionamento ottimale, ma c’è anche una tolleranza che si sfrutta per bene in questo caso (anche se forse siamo un po’ oltre il limite). Certamente è importante fare attenzione al momento della cambiata perché la catena potrebbe cadere (è quel che è appena accaduto a Roglic?).
Il rapporto massimo nel pacco pignoni è anche di 32 denti, così da tenere la catena in posizione migliore. Nel passaggio nel punto più duro della salita di Kwiatkowski, ad esempio, la catena poteva essere su un 38×25-26 e non in posizione estrema sul posteriore.
Redazione Cyclinside
Uso da tempo la combinazione 52/34 (=18 denti) e funziona senza problemi.
Se i meccanici dei pro azzardano un salto di 20 denti, pur se al limite, vuol dire che funziona (con rischi limitati e comunque accettabili).