1 mag 2017 – Due settimane intense di racconti. Sono quelle che vi stiamo per raccontare in questi giorni. Abbiamo pedalato Campagnolo alle Canarie in quel che ormai è diventato il lancio usuale dei nuovi prodotti. Non vi diremo niente, per ora, nel rispetto dell’invito di Campagnolo di aspettare la data del 9 maggio per dare il tempo di informare tutta la stampa internazionale. Però restate sintonizzati perché di cose da vedere ce ne saranno, come sempre. Anticipazioni non ve ne diciamo ma le tendenze sono interessanti e ce n’è per tutti. L’azienda vicentina ha inaugurato ormai da anni un modo di lavorare che le permette di affrontare il suo settore in maniera molto pratica ed efficace.
Abbiamo pedalato tra salite e discese di Gran Canaria facendo anche qualche considerazione.
Dove sta andando la bicicletta da corsa? Campagnolo guarda al mercato ma, intanto sviluppa le sue idee. E sono tante.
Intanto si è cominciato a pedalare, forte oppure a spasso – a seconda delle categorie e delle scelte – tra le colline di Chianti è Val d’Orcia. Diversi esordi a firma Eroica: una gara under 23, pallino mica da poco di patron Brocci (“il ciclismo è questo, si fa l’Eroica ma bisogna guardare allo sviluppo del ciclismo), e poi la Nova Eroica, una versione della manifestazione delle strade bianche che guarda al futuro tornando al passato… o viceveresa. Di questa e del suo significato scriveremo presto. Giusto il tempo di ordinare le centinaia di fotografie scattate in luoghi d’incanto. Quelli che hanno permesso una piccola magia: ridare al mondo del ciclismo amatoriale il gusto di disputare una gara, con tutto l’agonismo del caso, ma col piacere di pedalare insieme. Sembrava impossibile: questo è un bel seme che è stato piantato.
Nel frattempo, come altra piccola magia vi proponiamo un video (che già conosciamo) che parla della storia di Campagnolo. Quella che proseguirà fra qualche giorno:
GR