17 ott 2020 – Trentaquattro chilometri e cento metri da correre col cuore in gola, come si addice a una cronometro. La classifica generale promette rivoluzioni, ma forse sono più le speranze di quel che potrà accadere realmente. Almeida, la maglia rosa, si è già dimostrato ottimo cronoman e lo stato di forma attuale non fa presagire a cedimenti.
Però la Conegliano – Valdobbiadene è una cronometro insidiosa, intanto per le due settimane di corsa che i corridori hanno nelle gambe, e poi per il profilo altimetrico che richiede di distribuire bene le forze per non trovarsi con le gambe in acido sul più bello.
Dopo 6,3 chilometri i corridori si troveranno ai piedi del muro di Ca’ del Poggio dove, in poco più di un chilometro, saliranno di oltre 140 metri con una salita dalle pendenze anche notevoli, fino al 19 per cento. Il resto della tappa è un saliscendi continuo su strade ben asfaltate che permetteranno di fare tante velocità. Ma per portare a casa il risultato ci vogliono gambe piene e le energie spese fino a qui potrebbero riservare qualche brutta sorpresa ai corridori. Intanto, ieri, i cronoman più titolati sono arrivati dietro a tutti per risparmiare la gambe. Il pronostico è a favore ancora di Filippo Ganna che ha dimostrato di non essere affatto fermo in salita.
Una cronometro da seguire con attenzione considerando anche che la Classifica Generale, al momento, è quella definita proprio dalla prima cronometro di Palermo, al netto del filtro delle prime montagne.
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Redazione Cyclinside