13 giu 2021 – Nuova Pinarello riveduta e corretta per la versione 2022 pronta al debutto almeno per i corridori del team Ineos Granadier.
Tutto lascia immaginare che si possa chiamare Dogma F14, ma sul nome anche a livello di registrazioni, non ci sono informazioni (“Dogma F14” è solo una deduzione logica che segue l’andamento delle nomenclature del marchio veneto).
Qualcosa, però, si è visto sulla struttura: dovrebbe proprio essere la bicicletta con cui Richard Carapaz ha corso il Giro di Svizzera anche se con su l’etichetta, ancora, F12, come il modello precedente da cui ha alcune differenze nella struttura.
Ecco, si può partire, al momento, proprio dall’analisi visiva della bicicletta. La nuova versione risalta subito per un andamento diverso dei pendenti posteriori che partono sempre dal tubo piantone ma con una struttura molto più massiccia. La forma continua a essere non dritta ma cambia l’orientamento della curvatura. Difficile immaginare differenze sostanziali, ma evidentemente si è lavorato anche sulla fibra di carbonio. Il fine è sempre lo stesso: assorbimento delle vibrazioni mantenendo il carro rigido. Sui punti percentuali del sicuro guadagno lasceremo dire a Pinarello in sede di presentazione ufficiale.
Differenze si notano anche a carico del tubo obliquo, c’è uno svaso maggiore per accogliere il portaborraccia – si immagina un lavoro sull’aerodinamica – e il piantone risulta dimensionato diversamente.
Anche la forcella ha una forma rivista, si suppone sia stata rielaborata per allontanare i foderi dal passaggio ruota non tanto per la possibilità di gomme più larghe (almeno finché si useranno i rim brake c’è un limite invalicabile) quanto per favorire l’aerodinamica.
Freni a disco?
La bicicletta che abbiamo visto utilizzare da Carapaz, al momento, è ancora con il sistema frenante tradizionale (e le ruote Lightweight di cui si era già detto), ma è probabile che con la nuova versione Pinarello voglia spingere di più sul modello con freni a disco avendo superato – si spera – i problemi di peso che, da quel che si dice in gruppo, sono il motivo principale dell’avversità ai freni a disco fino a ora.
Oppure il debutto sarà direttamente con il nuovo Dura Ace di Shimano di cui si attende un debutto imminente e che potrebbe essere solo in versione disco? In realtà non dovrebbe essere così (nessun annuncio di “preview” da parte di Shimano, al momento) ma se Pinarello non vorrà aspettare il partner orientale dei componenti, qualcosa in più ci farà sapere presto.
Al Tour de France, probabilmente, avremo altre notizie.
Redazione Cyclinside
Questi si che sono le cose emozionanti del ciclismo……