15 ott 2016 – È appena partita la gara femminile e si possono notare diverse atlete con la “ice vest”, il giubbino di ghiaccio secco che aiuta, almeno nelle fasi iniziali e finché dura, a combattere il caldo terribile del clima del Qatar. Al momento del via il meteo dava trentasei gradi centigradi. E non siamo ancora nelle ore più calde della giornata.
Va così quindi, sperando che si riesca a combattere il caldo senza troppi problemi. Fanno da contraltare le atlete del Kuwait inquadrate nelle prime fasi di corsa, una delle tre di questa nazionale al via. Non sappiamo se abbia un giubbino refrigerante sotto quella maglia troppo larga perché non si devono vedere le forme femminili. Ed è dotata pure di maniche lunghe. Anche le gambe sono completamente coperte così come i capelli. Sarà certamente più abituata al caldo delle sue colleghe, ma a vederla così viene da soffrire un po’ anche a noi che la seguiamo da altre latitudini.
Il ciclismo apre strade e crea ponti. Ma certi sono davvero difficili da costruire.
GR