Non c’è solo la preoccupazione per le biciclette truccate nelle gare, vero e proprio doping da debellare, nel ciclismo, ma anche l’arrivo di biciclette non regolamentari che sta preoccupando, non poco, anche le forze dell’ordine.
È notizia dei giorni scorsi, di controlli a tappeto a Castellammare di Stabia, vicino Napoli, proprio sulle biciclette a pedalata assistita che sembra siano oggetto di un autentico boom. Modelli truccate e non regolamentari che, sempre a quanto si legge sulla stampa locale, verrebbero utilizzati per utilizzi malavitosi. Usiamo il condizionale perché la Polizia di Castellammare, che abbiamo contattato direttamente, non ha voluto confermare.
Al di là del fatto in sé la notizia che ci interessa segnalare è la diffusione importante di mezzi modificati e quindi illegali. Una bicicletta a pedalata assistita che superi (con l’aiuto del motore) i 25 chilometri orari smette di essere considerata una bicicletta dal Codice della Strada e diventa un veicolo di classe superiore a tutti gli effetti e, come tale, soggetto a obblighi differenti (assicurazione, casco, targa…)
Ne avevamo parlato anche a CosmoBike Show in occasione di un convegno fatto parlando proprio delle biciclette a pedalata assistita e i rischi non sono solo di farsi male con un mezzo non regolamentare, ma proprio di trovarsi coinvolti in gravi responsabilità penali in caso di incidenti. Ecco a cosa si va incontro con una bicicletta non regolamentare.
Che poi a modificarle non ci vuole neanche troppo: kit appositi oppure, direttamente, modifiche sul software di gestione. Basta modificare il diametro della ruota per farla girare molto più forte ingannando il sistema. E quanto ci avevano raccontato pure, qualche mese fa, al Taipei Cycle show di Taiwan dove il boom delle biciclette a pedalata assistita nel settore corsa è apparso decisamente importante (e percentualmente maggiore di quanto si è visto in Italia fino ad ora).
>>> Taiwan: tante bicicletta da corsa.. elettriche
L’invasione di biciclette orientali non aiuta, perché affianco a tanti canali ufficiali e quindi di biciclette perfettamente legali, c’è anche un arrivo di modelli irregolari. Una preoccupazione che si va a sommare a quella di molti produttori che hanno chiesto alla Comunità Europea di indagare su eventuali politiche di dumping in atto da Oriente.
Attenzione, insomma, agli affari che non sono tali.
Redazione Cyclinside
Tutto vero. C’è da prestare molta attenzione nell’acquisto di una e-bike, il consiglio è sempre quello di affidarsi a commercianti autorevoli ma soprattutto acquistare bici elettriche dal Brand di prima scelta.
Come no, bici che costano un occhio della testa per ricchi o per invasati.
Dalla Cina arrivano una marea di bici economiche ma non per questo illegali o pericolose.
Direi che è molto più pericolosa una moto da 20.000€ tutta italiana capace di andare a 200km/h
Alla mia kona Stinki ho regalato un cavallo con motore Rampichino spagnolo alla ruota e tutti i giorni compreso sabato e domenica per 5 mesi mi butto in pineta per andare al lavoro ! .
Andare oltre la bici [ tarata a 27 km h e il motore essendo da salita anche libero non sorpassa i 36 km . Sono uno che spinge ma oltre i 30 serve [ pericoloso e da poca soddisfazione .
Anche se la Stinky potrebbe tranquillamente sopportare e rimanere in sicurezza anche ad altre velocita-.
bah. quello che scrive di affidarsi a brand famosi deve essere un rivenditore o riccone grazie a lobby… io ho preso un kit ruota anteriore, controller, display a 350 euro, motore 250 watt tarato a 25km/h, non ho montato acceleratore ed è tutto a norma… ci sta chi compra marchi famosi e poi modifica i limiti…
da ciclista invito a dare i 5000 euro di multa previsti per chi gira senza pedalata assistita, con oltre 250 watt, oltre i 25 km/h etc senza targa e assicurazione… qualunque marca sia…
I marchi importanti spesso sono più affidabili e sicuramente hanno una rete di assistenza importante e seria. In questi anni abbiamo visto molti prodotti economici che quando hanno un problema non è affatto facile risolverlo. Se poi chi li vende ne assicura l’assistenza, ovviamente, ben venga.