18 ott 2020 – Dopo un mondiale in affanno, Nino ce la fa. Riesce di nuovo a vincere con un dominio quasi incontrastato. È solo la seconda gara importante dell’anno, a una settimana da una pagina grigia nella sua storia agonistica. Ma il mito vivente della mountain bike, il re indiscusso del cross country che è stato capace di vincere otto mondiali e un’olimpiade, ora è anche campione europeo.
Ieri, infatti, sul percorso del Monte Ceneri, a pochi chilometri a Nord di Lugano, in Svizzera, il biker nativo del Canton Grigioni, da due anni testimonial dell’ente turistico Lugano Region, era partito in testa, subito seguito dal grande avversario del giorno, il francese Titouan Carod, poi salito sul podio al secondo posto, e dal beniamino di casa, l’ancora non ventitreenne Filippo Colombo. Il rider di Bironico, il più noto talento del Canton Ticino, in questo stesso percorso era già salito sul podio, diverse volte da vincitore, in quasi tutte le gare organizzate dal suo Velo Club Monte Tamaro da quando è corridore. Non gli è riuscita ancora conquistarla da “prof” ma, complice una foratura, si è dovuto staccare dalla testa della corsa già a meta dei 7 lunghi giri del bosco del Ceneri.
Schurter, in una gara comunque asciutta, soleggiata e con una temperatura più che gradevole per il periodo, ha trovato grip ed energia per non perdere un centimetro dal suo rivale, che lo aveva superato dopo i primi giri al comando: l’ha fatto sfiancare e, come è capace a stupire dall’alto della sua esperienza, l’ha superato in un passaggio tecnico dei più difficili proprio negli ultimissimi chilometri, guidando così tutta la fine della corsa con il tifo connazionale a favore che, in tante edizioni recenti, lo aveva già visto festeggiare nell’appuntamento d’apertura del campionato elvetico in Canton Ticino che, da tre anni a questa parte, fa il bis anche a fine stagione con il Lugano Bike Emotions. Complice l’elevata difficoltà tecnica del percorso, solo quinto il neo campione del mondo celebrato in Austria, il francese Jordan Sarrou, circondato da italiani: dei tre in top ten si registrano infatti Luca Braidot in quarta posizione, Ghereard Kerschbaumer sesto e Mirko Tabacchi settimo.
Il sabato al Monte Ceneri è stato memorabile anche per la gara Elite femminile. Una prova impeccabile per Pauline Ferrand-Prévot, francese, già campionessa del mondo. Vince il suo primo europeo, seguita dall’olandese Anna Terpstra e dall’ucraina Yana Belomoina. Inaspettatamente fuori dal podio le elvetiche: è quarta Sina Frei, ma era attesa in cima anche la biondissima Jolanda Neff, purtroppo ritirata. Del tutto assente l’Italia dalle 37 partenti.
Alex D’Agosta