Mettendo le mani sulle biciclette si diventa, inevitabilmente, dei “piccoli” meccanici. Comunque viene voglia di darsi da fare, migliorare, personalizzare. Fa parte anche questo della passione ed è quello che giornalmente raccontiamo sulle pagine di Cyclinside.
Con l’arrivo delle biciclette Gravel la fantasia ha superato un altro ostacolo. Il concetto di bicicletta Gravel può essere ampio, la definizione sfumata tira in campo idee diverse e, inevitabilmente, viene voglia di fare da sé.
Chiunque pedali da un po’ di anni ha inesorabilmente dei componenti “abbandonati”, sostituiti con altri migliori o semplicemente messi da parte per naturale evoluzione.
L’idea che è venuta al nostro Luigi Ciccarone è quella di molti lettori: componenti lasciati lì, alcune occasioni trovate online per acquistare a poco prezzo, magari usati, i pezzi che mancano, e il gioco è fatto.
Da esperto di Gravel, il nostro “ambassador” ha pensato proprio a questa tipologia di bicicletta: me ne costruisco una da solo, magari diversa da tutte. Una bici… Frankenstein. Anzi: una Gravel Frankenstein: metà “mostro” e metà “bici” che però funziona e, soprattutto, fa divertire (perché il fine di tutto è proprio questo).
Ovviamente massima attenzione alla sicurezza dei componenti, alla loro compatibilità (fare sempre riferimento alle indicazioni delle aziende, eventualmente da recuperare sui rispettivi siti internet). E poi si parte. Le chiavi giuste e le soluzioni che man mano verranno in mente.
La racconta direttamente Luigi Ciccarone in questo video:
21 giu 2021 – riproduzione riservata – Redazione Cyclinside (con Luigi Ciccarone)