9 ago 2019 – La curiosità che c’è dietro un fenomeno come Remco Evenepoel si è dimostrata (anche) nell’interesse verso la sua curiosa posizione in bicicletta, con le leve dei freni chiuse in una maniera insolita. Più di un lettore ci ha fatto notare come non sia l’unico ad aver pensato a una cosa del genere anche se, a onor del vero, è quello che probabilmente ha accentuato più di tutti la posizione in una soluzione curiosa adottata in questo primo anno da professionista.
Il tutto condito dal suo modo di pedalare e da vittorie ottenute con forza.
Inevitabile pensare, quando si vedono queste soluzioni, a come sarebbe tutto più facile e comodo con l’adozione delle prolunghe aerodinamiche vietate ormai da parecchi anni dall’UCI. Anche nelle versioni più “soft” che venivano utilizzate nelle biciclette stradali.
Ha ancora senso questo divieto?
A dire il vero, ne siamo sempre più convinti, non ne aveva nemmeno quando fu introdotto come risultato di una bega che qualcuno disse più politica che tecnica, come se un professionista non sappia come tenere le mani sul manubrio e in sicurezza.
Ne avevamo già parlato a dire il vero e la questione non è certamente tra le più importanti ai piani alti dell’UCI. Anzi, sembrerebbe ormai acquisito il fatto che il manubrio nelle gare in linea debba essere libero da prolunghe o appoggi differenti da quelli classici. Niente sperimentazioni insomma.
Poi arriva un ragazzino a rilanciare l’idea con quel che è permesso dal regolamento Montando le leve in maniera molto più chiusa. Copiando forse un po’ da quanto si fa sulle bici gravel dove il manubrio è anche molto aperto verso l’eterno nella parte bassa per poter dare un appoggio più ampio nella guida scivolosa su sterrato.
Questa – pur facendo gridare all’orrore dal punto di vista estetico, su una bicicletta da corsa – potrebbe essere una soluzione interessante, almeno in certe gare, ma favorire quella posizione in doppio appoggio sfruttando solo le leve dei freni.
Ancora di più: gli stessi produttori di componentistica potrebbero lavorare su leve freni maggiormente accentuate nella forma, in questo senso. A guardare il mercato attuale, Campagnolo ha già una forma che favorisce un’impugnatura alta. I comandi freni dotati di serbatoio idraulico tipici dei freni a disco, potrebbero essere realizzati con una forma proprio in questa direzione. A patto, ovviamente, di rispettare i regolamenti sulle misure.
Chissà che uno come Evenepoel, che questa soluzione oltre ad averla adottata con un’accentuazione maggiore di altri, ci vince pure, possa diventare un modello di sviluppo anche per la componentistica un po’ come lo è stato, a suo tempo Greg Lemond.
Sempre che, intanto, l’UCI non riveda le sue regole, ovviamente.
GR