20 gen 2018 – Abbiamo parlato diverse volte di materiali alternativi a quelli tradizionali che conosciamo nel ciclismo per la realizzazioni dei telai. Legno e… bambù. Oppure tre materiali insieme, come la bicicletta che vedete in queste foto e ben descritta da uno degli autori: Claudio Cappelletti di Dioniso Cicli.
Questa particolare gravel bike nasce dalla collaborazione di DIONISO CICLI, HBM Bike Factory e Bam cicli
Il telaio é composto da tre materiali differenti (da cui deriva il suo nome) ognuno di essi con la propria lavorazione specifica, ma il principale protagonista è sicuramente il bambù di cui è composto il triangolo anteriore.
La specie di bambù utilizzato per questa bici si chiama “Madake” (Phillostachys Bambusoides) ed è coltivato qui in Italia anche se è originario del Giappone. Questo tipo di bambù viene soprannominato “acciaio vegetale” perché la grande quantità di carbonio e silicio che contiene lo portano ad essere la specie di Bambù più dura e resistente in natura. La resistenza a tensione delle sue fibre può toccare i 120 kg/mm2, quasi due volte quella dell’acciaio, supera addirittura il calcestruzzo nella resistenza a compressione.
Dopo avere selezionato le canne in base al diametro, viene eseguito uno specifico trattamento a fiamma libera, chiamato in giapponese “Aburanuki”, che serve a prevenire l’attacco di insetti e funghi durante la successiva stagionatura, quest’ultima è fondamentale per conferire alle canne le caratteristiche fisiche e meccaniche necessarie all’utilizzo.
Le canne sono state orientate in modo da assecondare la naturale curvatura, sgolate e incollate in dima mediante colla epossidica struttura. Le giunzioni sono state rinforzate stratificando del tessuto di carbonio 3K.
Il carro invece è costituito da foderi in acciaio sagomati appositamente per ospitare ruote di diametro 29″, i forcellini per perno passante 142×12 sono ricavati dal pieno con tornio manuale e saldobrasati con lega ottone-nikel.
Nessuna vernice, solo tre mani di trasparente protettivo, per non nascondere nulla! Una bici essenziale e più che mai in questo caso unica, in quanto non può esistere una canna di bambù uguale all’altra, proprio per questo motivo serve una capacità interpretativa tipica dell’artigiano.
Galleria fotografica
Claudio Cappelletti, Dioniso Cicli (https://www.dioniso-cicli.com/)