3 apr 2018 – Mentre i corridori delle Classiche del Nord combattono il freddo delle strade tra Belgio, Olanda e nord della Francia, c’è chi fa ancora di più, non una gara, ma un qualcosa che assume i contorni dell’impresa.
È l’avventura che ha affrontato l’ultracycler Omar di Felice che nel freddo sembra trovare il suo elemento naturale. Tant’è che di Nord lui ha scelto quello Artico, ancora più su, con temperature folli.
Di Felice ha pedalato per 1.500 chilometri al di sopra del Circolo Polare, sulle rive dell’Oceano Artico. Tra ghiaccioli che si formano addosso e aurore boreali immortalate dalle splendide immagini di Luigi Sestili, un altro che di fatica se ne intende, visto che ha corso anche qualche anno tra i pro’.
Un sogno che ha confessato di avere sin da bambino: la pace e la tranquillità di luoghi che sembrano disegnati per una favola.
Ma com’è pedalare a temperatura prossime ai trenta gradi sotto zero?
«So che per molti un simile scenario può sembrare spaventoso. A tratti, forse, lo è. La natura è così grande e ci si sente tremendamente piccoli al suo cospetto. Il freddo si impossessa di ogni parte del tuo corpo. Il limite per il congelamento è così vicino da mettere timore. Eppure è in quel momento che mi capita di guardarmi intorno, sentire quel silenzio assordante che io chiamo la musica dell’artico. Una dolce carezza che rende magico tutto ciò che c’è intorno. Il corpo smette di “provare dolore” di pari passo con il benessere che pervade la mente in quel preciso istante in cui si diventa un tutt’uno con ciò che mi circonda. Forse è questo che si intende quando si parla di habitat naturale. Senz’altro l’Artico è il mio».
Nei 1.400 chilometri percorsi Omar non ha rispettato le tabelle, anticipandole pure: ha diviso il percorso in nove tappe al posto delle 10 previste, lasciandosi guidare dalle sensazioni.
«Pensare che all’inizio stavo andando anche più, per poi mettermi letteralmente con un’altra marcia da Eagle Plains in poi, uno dei punti più spettacolari della Dempster Highway».
Tecnicamente Omar ha utilizzato un sistema GPS (Suunto Spartan) per seguire il percorso. Ecco come si è regolato:
«La navigazione è stata abbastanza semplice: 510 km sulla Klondike Highway quindi i restanti 850 dopo la svolta a destra, su Dempster e Arctic Highway. Difficile sbagliarsi quassù! Scherzi a parte, in questo caso, ho dovuto impostare il mio orologio con il programma personalizzato ‘Arctic Cycling’ da me creato per avere sempre sotto gli occhi le funzioni fondamentali in simili condizioni: una schermata dedicata completamente a dati di temperatura e orario, e le altre in cui riassumere calorie, frequenza cardiaca e ore trascorse in sella. Dati importanti per valutare quanto il mio corpo abbia o meno bisogno di ‘riposare’ o di cambiare gli abiti che, nel frattempo, si sono completamente congelati. Infine, ho attivato la funzione ‘Storm Alarm’ per avere sempre presenti i repentini cambi di pressione e rischi bufera. Funzione utilissima visto che qui il meteo cambia repentinamente”.
E come si fa a pedalare sul ghiaccio?
«L’unico aspetto tecnico davvero rilevante riguarda lo stile di guida: sul ghiaccio bisogna essere leggeri, avere la sensibilità di capire in che direzione andrà la bici e assecondarne i movimenti anziché opporre resistenza. Pedalare sul ghiaccio è un gesto più simile ad una danza».
Col traffico com’è andata, animali sul percorso?
«Animali molto pochi, in questo periodo della stagione gli orsi, ad esempio, sono in letargo. Per il resto una piccola lince, volpi e lepri sono state le uniche “presenze” al di là di qualche camion che però, a dir la verità, pur sfrecciando sul ghiaccio ha sempre sorpassato sia me che la vettura di supporto in completa sicurezza. Di traffico su queste strade ce n’è veramente poco in inverno!».
Omar si toglie il ghiaccio dalla barba e continua a pedalare. Il tempo di rientrare, riposarsi un po’, e c’è già una nuova avventura da percorrere. Stavolta si chiama “Appennino Bike Tour”, decisamente più caldo il percorso. Per chi volesse seguirlo ecco la sua pagina Facebook.
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Redazione Cyclinside