31 lug 2018 – L’attività dell’Unione Ciclistica Internazionale prosegue imperterrita anche nella lotta alle frodi tecnologiche. Il comunicato uscito all’indomani della fine del Tour de France parla di un numero davvero alto di controlli effettuati durante la corsa a tappe francese. Controlli di vario tipo.
Ecco la comunicazione dell’UCI:
“Aggiornamento dell’UCI sui test contro le frodi tecnologiche durante il Tour de France 2018
L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) può confermare oggi di aver effettuato test rigorosi durante il Tour de France del 2018 come parte della lotta contro le frodi tecnologiche. I test sono stati condotti utilizzando diverse tecnologie: scansione magnetica, raggi X e termografia, prima, durante e dopo le tappe, durante le tre settimane di gara. Tutti i test effettuati sono risultati negativi.
Sono stati effettuati 2.852 controlli all’inizio di ogni tappa utilizzando la tecnologia di scansione magnetica, un metodo introdotto dall’UCI per la prima volta al Tour de France nel 2016.
Sono stati fatti 164 test su biciclette alla fine delle tappe utilizzando la tecnologia a raggi X. Questo metodo, introdotto in questa stagione nelle tre Grandi Corse a tappe, nelle cinque classiche monumento e ai Campionati del mondo che si svolgeranno a Innsbruck-Tirolo a settembre, è progettato per convalidare le prestazioni dei corridori. Tra le cinque e le dieci biciclette sono state controllate in tutte le tappe, compresa la bicicletta del vincitore di tappa e del detentore della maglia gialla.
Ulteriori test sono stati effettuati durante la corsa utilizzando telecamere termiche.
Inoltre, come annunciato in conferenza stampa a marzo, l’UCI sta conducendo uno studio in collaborazione con il Dipartimento di Ricerca tecnologica presso CEA Tech (Commissione francese per le energie atomiche e le energie alternative). L’obiettivo è quello di sviluppare un “tracker” che possa essere posizionato su tutte le bici del gruppo, in grado di rilevare motori nascosti in qualsiasi momento durante una gara. La prima fase di test, svolta al Tour de France in collaborazione con diversi team, prevedeva la rilevazione di segnali magnetici.”
Redazione Cyclinside