14 lug 2020 – Evoluzione e rivoluzione: FSA è abituata a entrambe le vie e la sua storia è un racconto di miglioramenti dei componenti della bicicletta e anche di tagli con il passato, magari tracciando nuove strade da seguire, come quando si dedicò alle guarniture compact e a ridiscutere completamente lo sviluppo dei rapporti delle biciclette da corsa.
Ora è il momento delle ebike ed FSA è all’avanguardia. Il sistema, progettato in Italia, era stato presentato già lo scorso anno a Eurobike e, da settembre, sarà disponibile sul mercato a partire dal mese dall’inizio di settembre visto che è stata avviata la produzione di massa.
Uno dei punti di forza del System HM 1.0 – così lo hanno chiamato in casa FSA – è la progettazione italiana che prevede nel nostro Paese anche la produzione delle batteria e del loro sistema di gestione.
Un’esperienza decennale
Non è nuova FSA al mondo ebike: «Abbiamo lavorato come partner per la trasmissione di diversi marchi – spiega Davide Riva, Europe OEM Sales manager & Prod di FSA – e questo ci ha permesso di accumulare molta esperienza negli ultimi dieci anni che sono culminati con il System HM 1.0 che rappresenta il culmine di 18 mesi di intensa e inarrestabile attività di ricerca e sviluppo.
«L’organizzazione della produzione, incentrata su Europa, Nord America e Asia dà la possibilità di essere flessibili e seguire anche clienti di piccole e medie dimensioni».
Il Sistema
Il segreto del sistema FSA è nelle dimensioni e nell’efficienza. Il motore elettrico è posizionato nel mozzo posteriore, mentre la batteria s 250Wh “scompare” all’interno del tubo obliquo del telaio nella versione base ma può essere espansa con un’ulteriore batteria da 250Wh da fissare al posto del secondo portaborraccia.
Il sistema di motorizzazione e batteria ha un peso totale di 3,98 chilogrammi ed è facile da integrare in bicicletta da corsa o nei modelli gravel. Alla vista rimangono il comando che attiva l’assistenza posizionato sul tubo superiore e la porta per la ricarica sistemata sopra al movimento centrale.
Le funzioni
L’assistenza alla pedalata può essere impostata su cinque livelli differenti che vengono attivati dal sensore di coppia e di velocità integrati nel motore. Le impostazioni vanno dalla modalità “eco”, caratterizzata dalla luce verde alla massima potenza che viene sviluppata quando si imposta il comando di attivazione sulla luce rossa. Con la massima potenza impostata il motore eroga fino a 250 W con una potenza di 42Nm. Appena raggiungi i 25 chilometri orari, limite legale imposto per le biciclette motorizzate, l’assistenza viene automaticamente spenta.
Pedalata naturale
A motore spento viene fuori un’altra caratteristica del sistema FSA: il basso livello di attrito che lascia la pedalata libera e naturale così come avviene su una normale bicicletta “muscolare”. In FSA si sono concentrati anche su questo punto: il sistema compatto permette un fattore Q identico alle normali biciclette da corsa. Nessuna differenza in termini biodinamici, quindi, e la possibilità di sfruttare il Sistema anche su biciclette di piccole dimensioni e anche su eventuali geometrie più ricercate.
Il cervello nell’app mobile
Il sistema, già così, è in grado di svolgere il suo lavoro con efficienza. Ma FSA ha sviluppato anche un’app, da utilizzare su dispositivi mobili, in grado di visualizzare lo stato della batteria e la durata residua oltre che fornire anche dati di navigazione GPS turn-by-turn. L’app ha anche le funzioni di diagnostica del sistema che comprende l’interazione con i chatbot e la possibilità di comunicare direttamente con i centri di assistenza FSA in tutto il mondo.
Ruote
Sono state sviluppate quattro serie di ruote di accompagnamento che incorporano il mozzo “FSA System”: le serie Vision Metron 40 SL Disc, Trimax 30 Disc, Team 30 Disc e AGX specifiche per il gravel. Altri modelli sono in via di sviluppo così da offrire una gamma completa di ruote adatte ad asfalto e fuoristrada.
Ulteriori informazioni: https://www.fullspeedahead.com/it
Redazione Cyclinside