di Guido P. Rubino
L’Ancma, l’associazione di Confindustria che riunisce le aziende di Ciclo, Motociclo e Accessori ha fatto quest’oggi un comunicato di “preoccupazione” riguardo il decreto legge del 28 ottobre e inserito nella Gazzetta Ufficiale del primo dicembre, riguardante le novità sulla circolazione fuoristradale “vietata al traffico ordinario” (art. 2 comma 3).
Al di là del comunicato che suona più che altro come un “alert” per il Governo, l’Ancma si dice preoccupata per quanto riguarda il settore motociclistico (più che quello ciclistico) perché le definizioni contenute nel testo fanno precisazioni sui percorsi fuoristradali che possono portare a interpretazioni e divieti.
Per dirla tutta nel testo (e nelle relative leggi di riferimento) non sembra esserci uno specifico divieto come interpretato da diverse testate giornalistiche, ma certo alcune modifiche possono destare preoccupazione. E questo a prescindere da eventuali limitazioni dovute a situazioni di rischio che si possono creare in alcuni tratti di fuoristrada.
Ma proprio per evitare derive e pericolose limitazioni l’Ancma ha chiesto ufficialmente chiarimenti al Governo sottolineando come, oltre al danno economico che in cui potrebbe tradursi in divieto del genere per il mercato (motociclistico, ndr) e per la “filiera delle attività ludiche e sportive e a quelle legate all’accoglienza e al turismo”.
Inoltre, sottolinea l’Ancma, “vi sono possibili profili di incostituzionalità, perché manca evidentemente il bilanciamento degli interessi in gioco e di diritti costituzionali come la libera circolazione, il diritto alla libera iniziativa economica e quello di svolgere attività sportiva e ricreativa”.
Insomma, l’associazione di settore ha alzato le antenne su un eventuale divieto che al momento non appare così definito come si è fatto credere in questi giorni inseguendo, evidentemente, un po’ di sensazionalismo. Ma certo la situazione va monitorata e ci torneremo anche noi.
15 dic 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside
Siamo nell’epoca del proibizionismo, ogni decreto o legge prevede nuovi divieti, nessuna proposta libertaria quindi solo partiti per la coercizione.
È sbalorditivo che si vieti la mtb mentre si può girare nei sentieri campestri con un fucile e sparare. La caccia non la tocca nessuno……..la buci invece è dannosa……buffoni