1 set 2019 – Ha ancora senso pensare a un sensore di cadenza per la bicicletta? Eccome. Tanto più che i modelli moderni non necessitano più del montaggio del magnete con le conseguenti difficoltà di allineamento col sensore e il rischio di perdere dei passaggi. E ancora più pratico se, volendo, si può usare anche solo uno smartphone (pur limitandosi un po’).
I nuovi sensori Garmin sfruttano un accelerometro interno: si possono montare in qualsiasi punto della pedivella e avere, comunque, la certezza di avere una rilevazione corretta. L’accelerometro si occupa di contare il numero delle rivoluzioni della pedivella al passaggio sopra all’angolo zero. La rilevazione, così, è istantanea e immediata e permette di visualizzare sul ciclocomputer il dato del momento (e anche quella media).
Un accelerometro, proprio perché funziona “da solo”, quindi senza necessità di montare un magnete come per i vecchi sensori, permette un montaggio rapidissimo su qualsiasi bicicletta così da poter avere il dato delle pedalate al minuto sempre a disposizione anche se si cambia bicicletta.
Con i sensori Garmin c’è la possibilità di collegarli rapidamente a diversi ciclocomputer, non necessariamente Garmin. Questo perché sono dotati di diverse possibilità di comunicazione senza fili: Bluetooth BLE (che permette di collegare il sensore anche a tablet, smartphone e pc per le applicazioni di allenamento virtuale) che Ant+ per tutti i prodotti Garmin o gli strumenti compatibili (modalità da preferire per il basso consumo energetico).
La possibilità di connessione Bluetooth consente di utilizzare tutti i sistemi di simulazione più moderni che vengono utilizzati nelle sfide virtuali o, semplicemente, per l’allenamento indoor.
Il dato della cadenza, inoltre, permette di avere sotto controllo il tipo di esercizio messo in atto dalla muscolatura ed evitare un affaticamento precoce.
Ulteriori informazioni: https://buy.garmin.com/it-IT/IT/p/641212
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Redazione Cyclinside