1 mag 2021 – Geraint Thomas, prima o poi, vincerà una corsa per caduta di tutti gli avversari e in un giorno in cui non sarà nemmeno in grande forma. Ecco, forse così potrà rifarsi dalla sfortuna che sembra abbattersi ripetutamente e ciclicamente su di lui. Basti pensare alla borraccia finita nel modo peggiore sotto la sua ruota, al Giro d’Italia del 2020, sbattendolo a terra. Oppure al contatto fortuito con una moto della Polizia, sempre al Giro d’Italia, nel 2017: episodi che gli sono costati, in entrambi i casi, il ritiro dalla Corsa Rosa in cui poteva essere favorito (soprattutto nell’edizione dello scorso anno).
Pensate allora cosa sia, arrivare a una manciata di metri dell’arrivo, lanciare la volata sotto una pioggia torrenziale e al termine di una tappa fredda (neve a bordo strada) con tanta acqua addosso. Thomas si è presentato sull’arrivo con Michael Woods, dopo 160 chilometri e 4.600 metri di dislivello, fate voi il conto della fatica. Al momento di lanciare lo sprint ha provato a cambiare e questa azione, evidentemente, gli ha fatto allentare per un attimo la presa sul poggiamani, che impugnava con l’indice nella parte anteriore sulla leva. Tanto è bastato per far scivolare via la mano, congelata, dalla presa. Quanto basta per essere disarcionato e cadere malamente, mentre Woods andava a prendersi la vittoria e pure il primo posto in classifica.
“Le volate si fanno sempre in presa bassa” viene da commentare, comodi, davanti al monitor. Più difficile l’interpretazione in un finale di corsa faticoso e a mani gelate. Thomas avrà spazio per recuperare. E sugli altri ha un vantaggio sicuro: con la sfortuna dovrebbe essere già a posto per un bel po’.
🇨🇦 @rusty_woods (@TeamIsraelSUN ) se lleva la victoria en la Etapa reina del Tour d Romandía 2021 🇨🇭 #TDR2021 #TDR #Noticiclismo #Ciclismo pic.twitter.com/BFrZhFjTS8
— NotiCiclismo 🇧🇪 #FlecheWallonne (@Noticiclismo1) May 1, 2021
GPR