Acquistare una bicicletta da corsa significa affrontare una spesa impegnativa. Automaticamente si è presi da molti dubbi, la spesa importante deve essere anche soddisfacente, guai a trovarsi, dopo poco tempo, a pentirsi delle scelte fatte e le modifiche possono essere comunque onerose economicamente.
È importante, allora, che l’investimento sia gestito al meglio.
Scelte
Nella bicicletta si distinguono due parti importanti: la struttura e la componentistica. Entrambe hanno un valore elevato nel significato tecnico della bicicletta e non sempre la disponibilità economica permette di non badare ai prezzi. Bisogna arrivare al giusto compromesso, ma, il mio consiglio, è di dare la precedenza al telaio. Senza dubbio.
Investire sul telaio
Il telaio è la struttura portante della bicicletta e, al tempo stesso, il pezzo più costoso del totale della bici (inteso nella sua unicità). Il telaio determina anche il comportamento della bici e la sicurezza del ciclista. Se si vuole limare sul prezzo, meglio risparmiare sui componenti che sul telaio. Considerata la portata della spesa si vorrà pure che il telaio duri un bel po’ e non sarebbe sensato pensare di sostituire a breve tempo il telaio.
I componenti
Con la componentistica il discorso è differente. È vero che acquistare un gruppo completo è più economico di comprare i singoli pezzi, ma è pure vero che spendere un po’ per volta permetterà di farsi dei regali man mano che le condizioni lo consentono senza imbarcarsi in esborsi importanti.
Se si vuole risparmiare allora, meglio un telaio (e forcella) costoso e componentistica più economica (che ormai, rispetto al top di gamma, differisce sempre meno in termini di funzionamento, la differenza è soprattutto sui pesi).
I componenti “favorevoli”
Una parola d’ordine si sta diffondendo tra le ditte produttrici di componentistica: compatibilità. Non aspettatevela certo tra sistemi di marche differenti, ma all’interno dello stesso catalogo sì. Ormai chi fa componenti ha capito bene che mettere l’acquirente di fronte a spese enormi per ogni rinnovamento è controproducente alla lunga. Allora è possibile montare componenti a scelta su un telaio di buona gamma. Le soluzioni sono due, il gruppo completo oppure il mix.
Il gruppo completo è la scelta più semplice. Componentistica nata per lavorare insieme non darà mai problemi di compatibilità, tuttavia questo presuppone il doversi adattare a quello che offre il mercato.
>>> Le compatibilità sulla bicicletta da corsa
Diversa la situazione per chi decide di mischiare componenti differenti. Può essere l’occasione per ottimizzare la spesa e avendo, in definitiva, una bicicletta tecnicamente apprezzabile. Si può, ad esempio, scegliere un cambio di alta gamma da associare ad un deragliatore più economico. L’aggravio di peso sarà limitato e il funzionamento assicurato. Chi vuole le pedivelle in carbonio ha di fronte a sé una scelta molto vasta e in un’ampia forbice di prezzi. Ovviamente anche la qualità ne risente ma… al carbonio non c’è limite.
Parola d’ordine: compatibilità
Risparmiate pure, acquistate componenti più economici, ma lasciatevi aperta la possibilità di avere pezzi singolarmente aggiornabili con altri di livello maggiore senza la necessità di sostituire a cascata tutti gli altri. In generale, insomma, conviene acquistare una bicicletta con componenti compatibili con altri più costosi. Se compriamo oggi una bicicletta con trasmissione a 10 velocità, poi dovremo cambiare quasi tutta la trasmissione se vogliamo aggiornarla alle 11 velocità. Meglio, allora, avere già una bicicletta con componenti a 11 velocità seppure entry level (per dovere di precisione è giusto pure dire che a volte gli aggiornamenti dei componenti riguardano anche pezzi di sistemi che prevedono lo stesso numero di rapporti, ma questo è certamente non prevedibile).
Oppure si fa la scelta con cognizione di causa, non pensando ad aggiornamenti e magari puntando a un modello usato, top di gamma di qualche anno fa, ma decisamente economico e conveniente se in condizioni adeguate.
Le ruote
Sebbene siano un componente tutt’altro che secondario, le ruote possono essere un motivo di risparmio, almeno all’inizio. Accettare qualche grammo in più tecnicamente non è il massimo (si veda la sezione apposita “Ruote” del sito circa l’importanza delle masse rotanti), ma permette un risparmio corposo.
Le ruote, poi, sono uno dei componenti più soggetti ad usura, specialmente se si pedala su strade non perfette. Una coppia di ruote economica può costare attorno ai 200 euro e garantire comunque una buona qualità di funzionamento. In seguito si potranno mettere da parte i soldi per un acquisto più importante che farà relegare la prima coppia di ruota all’utilizzo in allenamento o alla scorta. Avere due coppie di ruote è un consiglio che mi sento di estendere a tutti.
Reparto manubrio e sella sono componenti più liberi. Si può spendere tantissimo oppure pochissimo ed avere comunque componenti di buon livello. Ovvio, il peso ne risentirà, ma, anche qui, ci si può risparmiare per “regali” futuri che saranno il frutto anche di una scelta più oculata, specialmente se non si ha tantissima esperienza. Quella accumulata nel frattempo aiuterà, in seguito, nel fare le scelte ideali.