7 mag 2020 – Alcune precisazioni di Giancarlo Brocci, ieri chiamato in causa per doppio motivo: la ripartenza delle gare proprio da Siena, con la Strade Bianche, figlia di un’idea eroica (era stata una scommessa quella prima edizione del 2007, oggi una classica cercata da tutto il mondo) e i dubbi che in tanti si pongono sull’edizione 2020 della ciclostorica di Gaiole che avevamo immaginato anche diversa. Ecco le sue parole:
Questo di stamani prendetelo, perché no, per un discorso alla Nazione. A suo tempo, Tex insegna, c’era la Nazione Indiana, le varie tribù di pellirosse unite sotto alcuni valori identitari sottoposti ad assedio. Io parlo stamani alla Nazione Eroica, tanta gente meravigliosa che si muove, chiede, trasmette empatie, ha una voglia di ritrovarsi che solo amore profondo giustifica. Io, Giancarlo Brocci, quello che ha firmato le scatole di latta, sono così fiero di rappresentarla dopo averne accudito nascita e crescita ed averla difesa da una marea di giacche blu “numerose come un esercito di cavallette”. Ieri mi hanno chiamato giornali da Siena, volevano solleticarmi sul grande ciclismo che ripartirà il primo Agosto proprio da qui. Qualcuno, con ragioni, potrebbe quindi dirci che le Colline Nere, le montagne sacre dove c’era l’oro, se le sono già portate via; vero, e fanno più schifo i complici e conniventi degli invasori. Ma noi, ebbi a dirlo a suo tempo, siamo chiusi in una riserva di valori e sentimenti, di amicizie e sane nostalgie, della rara umanità che abbiamo sedimentato: il dato certo, però, è che siamo in via di moltiplicazione, nel nostro terreno speciale sono gli stronzi che si stanno estinguendo.
In sostanza, voglio dire ai cari amici, affetti veri, Maurizio Coccia e Guido Rubino, ma magari anche a chi si è posto domande su questo anno terribile e sul futuro immediato di Eroica, che quando un dubbio vi prende alzate il telefono. Anche questo ebbi a dire a suo tempo: fino a che ci sarà la mia faccia dentro Eroica, che vale, ne sono certissimo, anche per quella di Luciano Berruti, il cuore della nostra creatura non è scalabile. Ipotesi circa cosa faremo quest’anno? Tutto quello che sarà reso possibile dalla situazione sanitaria e dalle Istituzioni tutte, a partire dai nostri preziosi e insostituibili Comuni. Perdonatemi se sono obbligato alla nettezza; non ci sono, ad ora, certezze possibili e nessuno ha mai parlato di chissà quanti giorni. Abbiamo individuato date per Montalcino e Nova, Gaiole in Chianti sta sempre qua e che gli dei ce lo conservino per il 4 ottobre.
I pareri che contano sono i nostri, perché con Franco Rossi, direttore degli eventi senesi tutti, c’è una sintonia totale e neanche un passo non condiviso con la proprietà del marchio e con tutti i collaboratori fondamentali, senza ognuno dei quali Eroica perderebbe connotati ed un po’ di penne indiane. Sappiatelo, ve lo rammento per la forza che ne deriva: quando diciamo io e “Franchetti”, che teniamo con gioia un feedback quotidiano col cosmo eroico, significa che i nostri altri capi tribù li abbiamo già con noi, dai Gatti a Monica, da Furio a Livio, da Mauro a Francesca e Silvia, da Jacek per il Ciclo Club a Tommaso ed al suo gruppo Broccino, dagli eventi amici ai capisaldi del nostro mondo social. E, al di là di ogni ipotesi su cui ognuno è libero di avventurarsi, Eroica è qui e ora, sempre al pezzo, a tenere di conto dell’enorme patrimonio di affetti ma anche di tutto quello che sta significando per il nostro territorio, che ha bisogno di essere consapevole, coinvolto e preservato. State tranquilli che faremo di tutto per rappresentare questo, con l’orgoglio e la responsabilità che ne deriva e ci pronunceremo non prima di avere cercato il meglio per la nostra gente ad ogni tavolo possibile.
Credo che mai come in questa crisi si sia capito quanto erano attuali le cose che abbiamo portato avanti in tempi grami, quando abbiamo subito diversi Sand Creek, quando ci hanno ridotto in un angolo buio e privati di ogni che non fosse l’anima. Ma tutta la nostra Nazione è tornata forte; l’oro se lo tengano, non ci è mai interessato e siamo unici nel poterlo dire. Questa gente speciale, questi pellirosse del Tremila, nessuno ce li porterà via e loro non vogliono certo andarsene: sono il più grande patrimonio e aspettano solo che i nostri tamburi li chiamino a raccolta. E i tamburi li suoneremo solo noi.
Giancarlo Brocci
EROICA-MENTE
“il ciclismo che fa cultura”
Bye
CICLO OFFICINA B
progetto per l’Istituto Superiore CAVOUR MARCONI PASCAL di Perugia
è a sostegno, e supporto, dell’Eroica, di GAIOLE in CHIANTI….in tutto e per tutto….
FORZA GRANDE PROF. BROCCI!!! :) ;)