11 feb 2017 – Giancarlo Brocci, padre dell’Eroica va di avvocati. Suona forte la sua azione ma è solo il culmine di un braccio di ferro che si prolunga negli anni tra L’Eroica ed RCS Sport, gli organizzatori della corsa per professionisti che è nata proprio da un’idea di Brocci, nel 2007, quando si pensò di riportare il ciclismo alle sue origini con una gara sulle strade bianche. E fu un successo, anche a dispetto dei timori di poco gradimento da parte dei corridori. I campioni fiutarono subito la storia ed oggi la corsa che arriva a Siena è una delle più affascinanti del calendario internazionale.
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Sulla paternità dell’idea da parte del medico di Gaiole in Chianti c’è poco da discutere all’apparenza, ma le vicissitudini passate dalla corsa professionistica hanno portato Brocci a scrivere nero su bianco per vedersi riconosciuta l’idea da parte di chi tratta il ciclismo come un affare conveniente (che è pure giusto, visto che si tratta di una società privata), ma a volte rischia di dimenticarne la storia. L’esempio del Giro del Lazio, rilanciato come Roma Maxima e poi abbandonato, grida ancora vendetta per il suicidio assistito di una corsa che ha radici storiche che non sono state capite, riconosciute e neanche sfruttate.
La prima Eroica Pro partì da Gaiole in Chianti con arrivo a Siena. Un matrimonio che sembrava perfetto tra gli organizzatori di un evento storico e quelli del grande ciclismo. Un idillio che durò poco per via di interessi in conflitto con il lato economico che tendeva a mangiare le buone idee salvo sputarle via quando non fossero servte più.
L’impossibilità, conseguente, di utilizzare il nome “Eroica” per la corsa dei pro’ la fece diventare “Strade Bianche”. Una parentesi di rilancio nel 2015, quando i nuovi proprietari del marchio “L’Eroica” tentarono un riavvicinamento che si rivelò solo temporaneo.
Ma l’idea della gara professionistica resta di Brocci e l’allontanamento di RCS dall’Eroica suona anche buffo se si pensa a come il Giro d’Italia, nella passata edizione, abbia evitato accuratamente le zone dell’Eroica andando a piazzare addirittura una gara a cronometro tra i vigneti del Chianti, salvo cercare le strade bianche altrove. Apparve, in effetti, come uno sberleffo.
Ecco quanto scrive Brocci a proposito della corsa professionistica:
Con dispiacere devo annunciare che sono costretto ad adire le vie legali nei confronti di RCS Sport. Ho dato mandato in tal senso ad uno studio di grande professionalità, anche sportiva, per ottenere ciò che mi sembrava dovuto.
L’idea originaria ed il relativo progetto mi appartengono.
A suo tempo, su mandato dell’allora presidente di Regione Toscana Claudio Martini, presentai, dal mio computer per presidenza@regione.toscana.it, le linee per una corsa professionistica sulle strade de L’Eroica, che divenne Montepaschi Eroica perché Regione coinvolse allo scopo la Banca MPS.
Si corse, appunto, martedì 9 ottobre, a corollario de L’Eroica del 7, con partenza da Gaiole in Chianti e fu presentata per ciò che era, la sua versione pro.
Questa, che oggi è diventata una grande corsa di primo livello mondiale, ha assunto il nome “Strade Bianche” alla sua terza edizione, quando la vittoria di Cancellara nella seconda ne aveva già fatto intuire i fasti futuri.
Nel tempo (leggasi 2012), ho contribuito in prima persona a salvarla quando era già stata tolta dai programmi di RCS Sport per il venir meno del main sponsor.
Ho provato in molti modi a cercare una soluzione che desse dignità a me, a Gaiole in Chianti, a suo tempo escluso come sede di partenza, e a L’Eroica, cui si deve la valorizzazione, e la conseguente tutela delle nostre strade bianche nonché il percorso permanente, oggetto di importante ricaduta cicloturistica per tutto il territorio.Anche il tentativo di nuova partnership messo in atto nel 2015 non ha dato l’esito sperato; si è anzi cercato di affermare un incomprensibile ostracismo nei confronti delle origini e della passione che ha generato questa grande corsa, oggi patrimonio indiscusso delle Terre di Siena e grande spettacolo televisivo venduto in tutto il mondo.
Non mi è rimasto altro da fare che rivolgermi, appunto, alle vie giudiziarie. Si sappia che tutto ciò che sarà mosso da questa azione verrà destinato alla promozione di un ciclismo giovanile sano e sorridente”.
Giancarlo Brocci
Gaiole in Chianti, sabato 11 febbraio 2017
Sarebbe bello, vedere da quanto sopra, un finale con stretta di mano. Ma a questo punto la cosa sembra sempre più difficile. E il ciclismo avrebbe decisamente bisogno di un visionario come “il Brocci”.
Aggiornamento dell’11 marzo 2017
RCS ha mandato un comunicato di risposta a Giancarlo Brocci. Ve lo riportiamo:
IN MERITO ALLA VICENDA GIANCARLO BROCCI / RCS SPORT S.p.A.
Milano, 11 marzo 2017 – RCS Sport comunica, relativamente alle recenti dichiarazioni del Sig. Giancarlo Brocci e riportate da alcuni organi di stampa, di aver dato mandato al proprio ufficio legale di rispondere alle affermazioni dello stesso Brocci.
Si contesta fermamente l’affermazione del Sig. Brocci secondo cui la Manifestazione “Strade Bianche” costituirebbe la stessa gara, che si svolgerebbe “da anni sulle stesse strade dell’originario progetto dell’Ideatore Giancarlo Brocci” semplicemente con un nome diverso. Si confuta altresì la tesi addotta dal Sig. Brocci di detenere la proprietà intellettuale della manifestazione stessa in quanto il Sig. Brocci non risulta aver alcun titolo per rivendicarla.
Insomma, ci saranno prevedibili sviluppi. I commenti crediamo siano superflui.
Redazione Cyclinside
Il prof. Brocci è una risorsa importante del movimento ciclistico internazionale, il modello Eroica, oggi diffuso in tutto il modo, ne è l’esempio; non capisco come faccia chi si “occupi” di ciclismo a non fruttare questo patrimonio, considerando cosa, attraverso la sua lungimiranza e serietà, ha fatto con un Evento NON COMPETITIVO! Smuovere enormi masse di appassionati da tutto il mondo!
Grazie Professore
Eroico Devoto
Non so cosa intenda il Sig. Brocci quando parla di tutelare la proprietà intellettuale della manifestazione, non so se il Sig. Brocci può avere un titolo per rivendicare l’idea della “Strade Bianche”.
Di sicuro l’affermazione di RCS secondo la quale la “Manifestazione “Strade Bianche” NON costituirebbe la stessa cosa dell’Eroica “con un nome diverso” è proprio ridicola.
Caro Giancarlo ho avuto la fortuna oggi , di scoprire la tua Storia su questo sito ! Non Sò , forse , non ti Ricorderai di me/noi , Pazzia e i Ragazzi di Caprolo ! Ma Tu e gli Uragani avete Suonato al mio Matrimonio , e anche al Casolare di Caprolo ! Ci avete regalato Momenti Memorabili !!! Feste di Volpaia comprese ! Verremo a Trovarti x la prossima Eroica ! Saluti da Tutti noi ! Pazzia , Billo , Banana , Pippo !
PS. Di Persone come te qua nel Chianti , ne Servirebbero molte !
Ciao !