7 gen 2019 – L’esortazione a mandare i ciclisti sulla ciclabile (anzi, spesso “solo” sulla ciclabile, come se fosse una riserva in cui confinare chi pedala) è purtroppo molto comune.
Una risposta “ad hoc” ai troppi automobilisti che parlano senza ragionare, può essere quella che Gianni Moscon. Il forte ciclista del Team Sky rende perfettamente l’idea durante il suo allenamento: la ciclabile che percorre è completamente ghiacciata, tanto da rendere impossibile pedalarci su.
Ecco, anche senza questo caso limite, va detto che le ciclabili, tanto invocate dagli automobilisti, in Italia sono spesso abbandonate a loro stesse. Magari sono esaltate nel momento della realizzazione: la ciclabile fa molto buona politica, ma se poi non si provvede a mantenerla pulita e in buone condizioni forse è meglio spendere quei soldi in sicurezza per i ciclisti in altro modo. Non credete?
Guardate Moscon:
Condivido in pieno le osservazioni di Gianni Mosconi.
Da tempo sostengo che, così come sono concepite da noi (abito in zona Monza e Brianza), sono sicuramente poco fruibili se non, addirittura, inutili.
Pensare di utilizzarle per allenarsi è pura utopia: sporche e con pessima manutenzione, ma, soprattutto intasate da persone che ci camminano, magari portando a spasso il cane libero o con quei guinzaglio lunghissimi che diventano trappole per ciclisti, mamme con bambini e passeggini, a volte “centauri” in ciclomotore, spesso auto parcheggiate, passi carrai… Un inferno!
Ma anche chi usa la bici per brevi spostamenti quotidiani, non ha vita facile: oltre alle situazioni sopra citate, deve mettere in conto che alcune ciclabili iniziano e finiscono nel nulla… Magari in prossimità di un incrocio o una rotatoria trafficata e potenzialmente pericolosa, proprio lì dove deve essere più protetto e tutelato dal traffico veicolare!
Non mando mio figlio diciassettenne a scuola in bici proprio perché dovrebbe attraversare due incroci molto molto pericolosi… Se penso allenfasi con cui i politici locali hanno inaugurato un anno fa 100 metri di ciclabile davanti all’istituto, beh… Rido per non piangere!
Io vivo a Mestre Ve e la maggior parte sono ciclopedonali cioè pericolose per i pedoni e pericolose per i ciclisti, cani, passeggini,auto parcheggiate un cancello ogni 5 metri e quella dovrebbe essere la sicurezza e il vanto del mio sindaco.
Se invece corri troppo vicino al marciapiedi trovi i tombini e le immondizie.
Io agli automobilisti maleducati rispondo che facciano il giro per la tangenziale .
Daniele
Abito a Trento, città che si vanta del grande numero di piste ciclabili. Per certi benpensanti, prendere un marciapiede e colorarne con la vernice rossa una parte, significa «costruire” piste ciclabili. Gente che non posa mai il fondoschiena su una bici non può capire che una pista con stop continui per il ciclista, passi carrabili, cani con guinzagli lunghissimi, gente maleducata ed arrogante (categoria sempre piu` numerosa), fermate del bus, sono sinonimo di INsicurezza per noi. Per non parlare degli insulti e delle suonate che ti prendi se, con la bici da corsa, scegli di evitare tali bellissime piste e vai sulla strada. Personaggetti che hanno bisogno di sfogare le loro frustrazioni quotidiane verso i ciclisti. Per chi conosce il Trentino, approfitto inoltre per urlare la mia rabbia per la decisione di deviare i ciclisti che da Trento salgono in Val dei Laghi, verso Riva d. Garda, sulla strada del Monte Bondone. Ok, deviazione imposta per evitare una lunga galleria, ma soluzioni alternative no??? Se voglio andare in Val dei Laghi non scalo mezzo Bondone… Non sputo nel piatto dove mangio, ma mi pare che, per tanti aspetti su cui non mi dilungo, nemmeno il Trentino sia perfetto! E se non sbaglio, il video di Gianni è girato in Trentino…
A me sembra che questo sfogo sia veramente inopportuno. Siamo al 10 gennaio! Bisogna anche accontentarsi. Non si può pretendere tutto. Altrimenti gli sciatori potreberro lamentarsi che a luglio non si scia! Mosconi, che è un professionista ben pagato e magari sponsorizzato da Trentino marketing dovrebbe veramente meditare più a lungo sulle sue azioni. Quel video è girato sulla salita della ciclabile della Val di Non in località Rocchetta. Un posto dove non batte sole da due mesi! Cosa pretende! I suoi auterevoli antesignani ( Moser, Fondriest, Simoni) non li abbiamo mai sentiti lagnarsi di strade o freddo. Sapevano dove andare!
Moscon, se vuole tornare a casa sua si può fare la Mendola, Lovernatico, Tuenno..
La ciclabile non è un velodromo per professionisti. Buone pedalate. andrea
Abbiamo allargato il discorso, Andrea. Se le ciclabili fossero curate di più verrebbero anche utilizzate di più.