19 mag 2021 – Primo Schmid e poi Covi. Italiani ancora secondi di tappa in questo Giro d’Italia (a parte la vittoria nella crono di Ganna).
L’attesa era tutta per lo sterrato finale. Si è capito subito dall’impostazione che i corridori hanno dato alla tappa. Fuga fiume con oltre un quarto d’ora di vantaggio massimo, con dentro Van der Hoorn, Battaglin, ma anche Alessandro Covi, in conquistata libertà dopo il lavoro nella prima settimana del Giro d’Italia.
Polvere. Il giorno della polvere ha accolto il gruppo con una giornata asciutta, da gola secca che brucia per quel sottile velo di strada bianca che si infila dappertutto.
Ma lo sterrato dell’Eroica non delude. Già nel primo sterrato, passata la fuga, il gruppo passa con forza rosicchiando minuti alla fuga ma soprattutto mettendo in difficoltà tutti. Il gruppo sullo sterrato non riesce a stare unito, non è naturale e infatti non avviene: si spezza in tanti tronconi sotto la spinta della Ineos con Ganna davanti che rischia pure tanto in qualche curve (e Bernal dietro).
Evenepoel rimane in un gruppo dietro a soffrire. È ancora Ganna a dettare il ritmo e a fare la corsa. Davanti (dopo la fuga che ha ancora 10 minuti) rimangono in venti inseguiti dal treno della Deceunink a una trentina di secondi. Il ricongiungimento avverrà un po’ più tardi ma il punto debole di Evenepoel è evidente in questo momento.
Castiglion del Bosco è fatica, il Passo del Lume Spento è giudice due volte nel finale. Assottiglia il gruppo e porta via i gregari ad Evenepoel. A fare il passo è sempre la Ineos. Resterà infatti da solo nel finale staccato dal gruppo Maglia Rosa circondata da una squadra davvero compatta.
Il finale vede anche un po’ di pioggia a compattare la polvere e, in definitiva, a sistemare un po’ le cose per i corridori.
Proprio nella salita finale, il Passo del Lume Spento, vede perdere il contatto di molti corridori di classifica. Si stacca anche Nibali, poi Ciccone.
Nel finale è Bernal parte come una fionda e lascia dietro gli avversari rimasti con lui. Gli resiste solo Vlasov.
Davanti, intanto, se la giocano Schmid e Covi.
Ma il Giro d’Italia, da oggi, ha un’altra faccia e Bernal ne diventa il padrone, la Ineos, a ben vedere, era già la squadra padrona della corsa.
Bernal è prudente nelle dichiarazioni “Mancano ancora tante salite e devo rimanere con i piedi per terra”. Ma in questo momento è difficile immaginare chi possa batterlo. Simon Yates forse che è rimasto guardingo? Oppure Vlasov? Vedremo nei prossimi giorni.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Mauro Schmid (Team Qhubeka Assos) – 162 km in 4h01’55”, media 40.179 km/h
2 – Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a 1”
3 – Harm Vanhoucke (Lotto Soudal) a 26”
CLASSIFICA GENERALE
1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 – Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) a 45”
3 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 1’12”
4 – Hugh Carthy (EF Education – Nippo) a 1’17”
5 – Simon Yates (Team BikeExchange) a 1’22”
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Bora – Hansgrohe)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech)
Redazione Cyclinside