2 apr 2017 – Non è mai una corsa banale il Giro delle Fiandre, sarà per la quantità di pubblico che fa sempre record (si parla di più di un milione di persone sul percorso) e per i corridori che sanno di scrivere la storia. E allora ti trovi un Gilbert all’attacco a più di 50 chilometri dal traguardo, ma anche la Quick Step che prova a far fuori Sagan (gliel’aveva promessa).
Si sono visti pure gli italiani, con Felline, Colbrelli e anche Pozzato oltre all’inossidabile Trentin. Sagan non si arrende certo e pian piano recupera fino al gruppetto che insegue il formidabile Gilbert che mantiene il suo vantaggio attorno al minuto.
Rocambolesca la corsa con Sagan che aggancia una transenna su Kwaremont e tira giù il suo gruppetto e le speranze di recuperare su Gilbert. Recupera Sagan, torna in bicicletta ma ormai molla e prosegue solo per onorare il traguardo.
E Boonen? Rompe la bici, gli danno quella di riserva ma ha problemi anche lì. Ci mette un bel po’ a ripartire e ormai la corsa scappa via anche a lui, tra imprecazioni e sguardi smarriti.
Intanto Gilbert continua, cote dopo cote mantiene praticamente invariato il suo vantaggio e sul traguardo si presenta con una trentina di secondi di vantaggio. Bottino più che sufficiente per il trionfo. Ha anche il tempo di scendere dalla bici e tagliare il traguardo a piedi.
La dimostrazione che le corse si vincono ancora da lontano, magari osando un po’ e confidando nella fortuna, intesa come il caso che aiuta anche gli audaci. E oggi Gilbert lo è stato. Gamba buona, grinta e coraggio da spendere per un’impresa che resterà nell’epica del ciclismo.
RC
Bellissima impresa di Gilbert, corridore vero e audace!
Bravo Philippe!